Non puoi iniziare un nuovo capitolo della tua vita se continui a rileggere l’ultimo.
Quando si conclude una tappa della nostra vita, può risultare più semplice rimanervi aggrappati per paura di lasciare andare ciò che conosciamo ed avventurarsi in ciò che sarà.
Non è possibile vivere nel presente rimpiangendo il passato e considerare i momenti che gli appartengono come i migliori mai vissuti: è una trappola che conduce inevitabilmente alla sofferenza emotiva e che impedisce di vedere le cose belle del presente e tutte quelle che la vita ha in serbo per noi.
Pensiamo alle volte in cui siamo caduti, sbucciandoci un ginocchio o facendoci male in altro modo;
cosa abbiamo fatto?
Abbiamo probabilmente disinfettato la ferita e le abbiamo lasciato il tempo di guarire.
Eppure non facciamo la stessa cosa con le ferite emotive.
Restare aggrappati a un passato che non ci appartiene più significa impedire a una ferita di rimarginarsi e di guarire naturalmente, continuando a riaprirla facendoci male ogni volta di più.
Ma il modo per guarire c’è.
Esso consiste nel liberarsi dalla catene che ci legano e ci imprigionano, senza rinnegare o provare rancore ed odio per ciò che è stato.
Quello che siamo oggi lo dobbiamo proprio al nostro passato che, come ogni evento della nostra vita, ha svolto il suo compito in modo egregio: insegnarci una buona lezione.
Ignorare questa lezione non ci impedirà di sfuggirle, perché non facciamo altro che permettere alle esperienze negative vissute di dominare e guidare il nostro presente.
Per vivere liberi dobbiamo apprendere la lezione, esserle grati per averci permesso di conoscerci di più e di averci dato la possibilità di agire e di comportarci in modo diverso.
Ricorda sempre che La gratitudine è il Segreto della Felicità >>
Proviamo ad immaginare il nostro passato come ad una mongolfiera: guardiamola mentre si alza nel cielo, dapprima in modo più pesante, poi sempre più leggera.
E mentre si allontana dalla nostra vista, sorridiamole. Abbiamo imparato così tanto da lei, ci ha fatto vedere quanto possiamo essere fragili ma anche immensamente forti.
Sorridiamole perché adesso possiamo finalmente iniziare un nuovo capitolo della nostra vita.
Quindi, se qualcosa non ci rende felici, lasciamolo andare.
Se qualcosa non ci fa splendere, se non ci fa crescere, se non ci rende migliori, lasciamola andare.
Se non ha più nulla a che vedere con ciò che siamo e con ciò che vogliamo diventare, lasciamola andare.
Lasciare andare è la chiave giusta.
Può spaventare, ma sarà molto meno doloroso rispetto al dolore di rimanere aggrappati a qualcosa che è stato, ma che non è più.
Affrontare la vita con il sorriso, guardando al futuro con entusiasmo, prendendo solo il meglio dalle esperienze negative che ci capitano, cambia completamente il nostro modo di sentirci alla grande rispetto al mondo ed alle persone che ci circondano.
Pochi giorni fa abbiamo parlato di Come combattere l’invecchiamento, e ti consiglio di rileggere l’articolo che ho pubblicato, cliccando qui >>
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo.
La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso.
Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale.” cit. Film Into The Wild
C’è per tutti noi la possibilità di un grande cambiamento nella vita, che equivale più o meno ad una seconda possibilità di nascere.
Prima di qualunque cambiamento poniti queste semplici domande:
1) perché sono qui?
2) Vale la pena di restare?
C’è per tutti noi la possibilità di un grande cambiamento nella vita, che equivale più o meno ad una seconda possibilità di nascere.
Non c’è passione nel vivere in piccolo e nel progettare una vita inferiore a quella che potresti avere.
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