Questa è la terza parte della mia storia che mi ha portato alla guarigione dalla Fibromialgia, una malattia che i medici definiscono cronica e incurabile.
Clicca qui per rileggere la prima parte!
Il mio viaggio interiore, viaggio che reputo il più bello della mia vita, non è stato per niente semplice. Spesso mi sono ritrovata ad affrontare situazioni dolorose cadendo nello sconforto, ma non ero più sola.
C’era Evelyn con me che mi spiegava sempre cosa stava accadendo e mi forniva gli strumenti per poter andare avanti e considerare quella difficoltà come una grossa opportunità di crescita.
Sono sempre rimasta focalizzata sulla guarigione, avevo accanto a me una guida speciale che conosce molto bene la fibromialgia.
È stata fondamentale, credo proprio che da sola non ce l’avrei mai fatta.
Durante questi due anni ho letto moltissimi libri di crescita personale per accelerare il processo di guarigione, partecipato a numerosi corsi motivazionali, prima come corsista e successivamente come staff e Assistant Coach.
Mi sono appassionata a tal punto da iscrivermi all’High Coaching School e diventare Life Coach e practitioner PNL. Ma questo non mi bastava, volevo saperne di più e così, nel Novembre 2014, sono diventata insegnante certificata Heal Your Life® del metodo Louise Hay.
Louise è una metafisica americana che con la sua filosofia ha fondato scuole in tutto il mondo sul pensiero positivo e cambiato la vita a milioni di persone.
Sono inoltre assistente di uno dei principali esponenti della medicina della nuova era con cui ho avuto modo di imparare che ogni malattia deriva da un determinate tipo di conflitto che la persona sta vivendo.
Grazie a questo percorso, oggi organizzo seminari di crescita personale e attraverso sedute di coaching nel mio studio o via Skype, aiuto molte persone ad amarsi profondamente e compiere i primi passi alla scoperta di sé, eliminando limiti e barriere che impediscono loro di essere liberi.
Per approfondire leggi anche: Come eliminare le barriere emotive e psicologiche, testimonianza
Insegno come raggiungere la pace interiore, come vivere una vita sana e in armonia ed essere felici.
Oggi vedo la malattia come una grossa opportunità, quella che prima reputavo una terribile nemica, perché mi ha permesso di evolvere come anima e trasformare la mia esperienza nella mia nuova attività lavorativa.
La mia missione è quella di poter aiutare più persone possibili a vivere davvero la vita che vorrebbero e che meritano.
La malattia mi ha permesso di comprendere quanta forza ci sia in ognuno di noi e che con una grande forza di volontà è possibile innescare processi di autoguarigione.
Oggi sono focalizzata su tutto ciò che ho e non su ciò che mi manca. Non penso a quanti anni mi ha rubato la fibromialgia bensì a quanti anni ho davanti a me da vivere al meglio con una consapevolezza nuova.
Ringrazio Evelyn Carr, il mio angelo, la mia guida, la donna d’oltre oceano a cui devo la mia vita.
Ringrazio Marta Tutak per avermi chiesto di scrivere la mia storia, per aver creduto in me e avermi dato la possibilità di toccare il cuore di molte persone.
Ringrazio i miei genitori per avermi fatto il dono più grande che si chiama VITA.
Ringrazio mio fratello Umberto per la pazienza e per il suo amore, anche se non me lo ha mai fatto pesare, lo so che ha sofferto tanto.
Ringrazio tutti i fratelli fibro per il prezioso sostegno.
Ringrazio i miei amici, quelli veri, quelli su cui ho sempre potuto contare.
Ringrazio tutte le persone che hanno contribuito alla mia crescita.
Ringrazio me stessa per essermi data la possibilità di evolvere come anima e di diventare una persona sana, consapevole e grata alla vita.
Qui sotto vorrei riportare due lettere scritte dai miei genitori dopo 6 mesi di lavoro con Evelyn.
LETTERA DEL MIO BABBO.
Nella vita, quando c’è qualcosa che non va, bisogna avere il coraggio di cambiare.
Ma anche se il coraggio c’è, spesso le scelte del possibile cambiamento e del conseguente miglioramento, non sono semplici da conseguire.
Quando poi si parla di una ‘malattia’ subdola e dai contorni così indefiniti, le difficoltà aumentano a dismisura.
Si può vagare per anni nella nebbia, senza sostanziali miglioramenti; la sfiducia e la frustrazione aumentano, ci si sente impotenti!
Si tenta di cercare rimedi di ‘qualsiasi’ genere.
Dalla semplice medicina, con l’assunzione di centinaia di pillole, a terapie estreme che hanno come fine il ‘sedare’ il tuo fisico per non farti sentire più nulla, sino addirittura a pratiche chirurgiche terribili che con un “taglio” ti promettono la soluzione dei tuoi problemi!
Solo chi vive in prima persona questa tremenda realtà (malato e le persone che le sono vicino) può comprendere quindi cosa vuol dire… Rivedere la luce!
Vedere di nuovo la propria figlia che pian piano ritrova il sorriso, che recupera le forze e la resistenza fisica e che ‘semplicemente’ ritorna a dormire…. Beh, tutte queste apparentemente semplici cose, hanno il dolce sapore di una cosa preziosa finalmente ritrovata dopo tanti anni!
Ma proprio perché è stata ritrovata e nessuno di noi vorrà più riperderla, sapendo che il percorso potrà essere lungo e non semplice, significa l’impegno che dovrà essere profuso nel non abbassare la guardia e a non considerarsi “già guarita” dovrà essere enorme!
Sto ritrovando pian piano la mia Vittoria; quella che da piccola faceva le capriole e che era da tutti conosciuta per la sua fragorosa risata!
Per prudenza e per rispetto mi limito ad un semplice, ma grande e sentito ringraziamento alla donna d’oltre oceano che sta rimettendo assieme quel bellissimo puzzle che è Vittoria.
Il babbo di Vittoria
LETTERA DELLA MIA MAMMA
La lettera di Vittoria mi ha riportato alla mente il giorno in cui le è stata diagnosticata la fibromialgia. Bravo il medico nel fare la diagnosi, ma siamo letteralmente scappati venendo a sapere come l’avrebbe curata.
Ricoverata per almeno 2 mesi, isolata da noi, le avrebbero fatto flebo 24h su 24 di non so cosa, sedute dallo psicologo e, avendo un dolore ad una spalla, le avrebbe iniettato cortisone e bloccato la spalla con una fasciatura per un certo periodo.
E’ così iniziata la processione da vari specialisti, altri esami e cure inutili. Vittoria ha continuato a peggiorare, l’angoscia mi chiudeva la gola, eravamo impotenti, non sapevamo come aiutarla anche perchè era difficile capire come comunicare con lei. La sofferenza è stata grande anche per noi.
Voglio lasciare tutti questi pensieri da che Vittoria sta meglio. Ha grande volontà e sono certa che presto guarirà completamente. Grazie Evelyn, grazie angelo di Vittoria.
Mamma Rita
In conclusione, ti ricordo di iscriverti alla mia newsletter per non perderti tutti i miei futuri aggiornamenti!
Dopo 13 lunghissimo anni di ogniiii tipo di esperienza da malata fibromialgica avanzata(oramai ho tutti i cento sintomi extra articolari tra cui fortissimi quelli cognitivi comportamentali …forte offuscamento mentale con vuoti estremi di memoria e della concentrazione,emicranie vasomotorie muscolo tensivi del trigemino h24,linguaggio inappropriato ed interoto,mancanza di sonno o sonno intermittente non ristoratore…)ho avuto in ” eredità” dalla fibromialgia una bella diagnosi di sindrome da dolore pelvico cronico da cistite interstiziale,vescica iperattiva edincontinenza da sforzo e da urgenza x la quale ho fatto l’ intervento con tossina botulinica….sono tanto disperata…vorrei avere delucidazioni sull’alimentazione e su meditazione