Oggi voglio presentarvi Paolo Gallo, ideatore del programma Why Not che và in onda su OkRadio.
Paolo è il ragazzo che mi ha intervistata due mesi fa ( se ti sei perso l’intervista clicca qui) e mi ha dato la possibilità di far conoscere la mia storia via Radio sul Web.
È stata una puntata davvero emozionante, sia per me che per lui, perché non ci aspettavamo così tanto successo, al punto tale da stravolgere la scaletta della puntata.
E in questo simpaticissimo video Paolo si presenta facendo dei ringraziamenti speciali e ci fa una piccola premessa, da non perdere!
Prima di iniziare con l’intervista ci tengo a dirti che Paolo Gallo sarà uno degli ospiti presenti alla mia conferenza che si terrà a Milano il 10 Settembre 2017!!
Buona lettura…
Chi era Paolo da piccolo?
Da piccolo… Bella domanda!
Simpatico, spontaneo, ma anche capriccioso, ogni volta che venivo richiamato in casa dai miei genitori mentre ero in cortile a giocare scoppiavo a piangere e gridavo: “5 minutiiiiiii”.
Avevo una lingua moooolto lunga!
Una volta a casa di mia zia aprii un’antina di un mobiletto e trovando dentro un po’ di confusione esclamai: “Che casino Zia!”, mia madre si scusò imbarazzata. La prima cosa che feci la volta successiva che tornai in quella casa fu quella di andare a controllare se mia Zia avesse messo tutto in ordine.
Trovando le cose a posto le feci i complimenti: “Brava Zia”.
Credo di non aver avuto più di 5 anni in quell’occasione.
Sono stato anche un bimbo che ad un certo punto della sua vita ha dovuto convivere con un faro puntato addosso per la prematura scomparsa della madre.
Avevo 11 anni all’epoca e la luce di quel faro alle volte era accecante: “Ma quindi tu hai perso la mamma?”
Era difficile da spegnere anche se ce la mettevo tutta dando risposte del tipo: “Si, hai visto che bella giornata fuori?”
Stavo bene quando nessuno ne parlava. In mezzo ai miei amici, ad esempio, ero in una gabbia dorata. Essendo cresciuti assieme sapevano tutto di me, ma nessuno mi faceva sentire a disagio, anzi, mi tutelavano in ogni cosa, mi proteggevano, anche semplicemente perdonando certi miei atteggiamenti da rompiballe.
Fino a qualche anno fa facevo fatica a parlarne, tenevo la cosa per me, oggi la vivo diversamente.
Quali sono le tue credenze più importanti? E i tuoi valori? In cosa credi fortemente?
Credo che ogni persona possieda un talento particolare che la rende unica al mondo. Purtroppo passiamo tanti anni della nostra vita a credere che i fortunati e quelli con possibilità siano gli altri e quindi perdiamo tempo a raccontarci ciò che non possiamo fare, perdendo di vista invece tutte le reali possibilità che abbiamo.
A volte basta semplicemente spostare l’attenzione al nostro interno per capire ciò che ci fa stare realmente bene e che ci dà entusiasmo.
Credo che ogni persona abbia il potere di rendere il mondo un posto migliore, bisogna solo avere il coraggio di trovare il proprio tesoro e portarlo alla luce!
Wow… ogni tanto mi escono certe perle ☺
Come nasce Why Not?
Why Not nasce da un mio bisogno di cambiamento, da un bisogno di apertura verso il mondo. Quando l’ho creato ero chiuso tra lavoro e passione per il calcio. Al lavoro tutti i giorni erano uguali, nel calcio invece avevo la mia valvola di sfogo, ma volevo di più.
Vedevo i miei amici partire per l’estero e ogni volta che tornavano ero curioso di sapere ogni cosa della loro esperienza. A loro piaceva mettermi al corrente di tutto, così mi son detto: “magari anche altre persone vorrebbero sapere cosa succede fuori dall’Italia”.
Volevo portare alla luce storie positive di chi aveva cambiato vita e allo stesso tempo far vedere che cambiare non è sempre facile.
La radio era sempre stata la mia passione nascosta, e così ho fuso le due cose.
Perché credi così tanto in questo progetto?
Perché credo che attraverso la condivisione di storie positive, l’ascoltatore possa prendere ispirazione per apportare qualche cambiamento nella sua vita. Voglio far vedere che qualcuno ce l’ha fatta a cambiare e soprattutto, ha giovato di questo cambiamento nonostante all’inizio gli facesse paura.
Per cambiare bisogna anche affrontare le proprie paure.
Cosa ti da e cosa ti toglie?
Mi dà la possibilità di conoscere persone diverse ogni settimana! Ovvio non puoi conoscere realmente una persona con una diretta o con una Skype call, ma è incredibile come con alcuni ospiti si sia raggiunta un’intesa fin dalle prime chiacchiere.
Alle volte mi è capitato di stare ore al telefono con loro a parlare di progetti di vita o di scelte prese per dare una svolta alla vita.
Sapere che nel mondo ci sono tante storie positive da far conoscere, mi dà una grande carica! Se devo mettere tutto sulla bilancia, sono sicuramente più le cose positive di quelle negative.
Quali sono le lezioni più grandi che hai imparato da chi vive in giro per il mondo?
La lezione più grande che ho imparato è l’importanza del momento presente!
Spesso all’ospite di turno mi sono trovato a chiedere: “Ma non avevi timore a lasciare tutto?” capendo poi che il momento più importante è Adesso.
L’altra grande lezione che ho imparato, è quella di aver fiducia nel futuro e nell’Universo perché se dai una direzione ai tuoi progetti, prima o poi le cose accadono, nel frattempo devi crederci e riuscire a goderti il viaggio, sia nei momenti belli che in quelli brutti.
Quali sono le cose che ti fanno battere il cuore?
Una cena tra amici, una birra in compagnia, la mia famiglia, una partita di calcio, un concerto, il momento della diretta, allenare, ascoltare storie, imparare cose nuove, un tramonto, un paesaggio sconfinato, le montagne, una prima volta… Credo di aver detto tutto ☺
Che cosa è per te il cambiamento?
Bella domanda, ho ascoltato talmente tante definizioni di cambiamento che non posso sbagliarla… Ahahhaah
Quando rifletto sul cambiamento non posso fare a meno di pensare alla parola arricchimento e di come le due cose siano collegate.
Credo che il cambiamento sia la somma di tutte quelle esperienze, belle o brutte, che nella nostra vita abbiamo affrontato e soprattutto assimilato, ovvero analizzato e interiorizzato.
Parlando di me, anni fa non mi sarei mai messo davanti a un microfono e una telecamera a parlare durante una diretta, ora lo faccio e la cosa mi piace, e anche tanto.
Ma non è che per farlo io sia diventato un altro, ho semplicemente assimilato e messo insieme una serie di esperienze che hanno aumentato la sicurezza in me stesso e che mi hanno dato gli strumenti per fare quello che faccio oggi con grande passione.
Sono sempre stato quello che sono oggi, solo che prima non ne ero consapevole, e la consapevolezza di chi si è veramente, è tutto.
Capisci di essere cambiato e quindi evoluto, soltanto quando riesci ad affrontare quello che fino a poco tempo prima ti faceva paura.
In sintesi, non si cambia stando fermi… Bisogna agire!
Qual è il tuo mantra?
Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Frase, racconto che possa ispirare chi legge a migliorare la qualità della loro vita.
Anni fa mi colpì una frase di Einstein in cui diceva: “Non ho particolari talenti sono solo appassionatamente curioso.”
Questa frase è stata per me illuminante, perché effettivamente grazie alla curiosità arrivano le informazioni e grazie alle informazioni… Nascono le idee!
Fai un saluto
Saluto tutte quelle persone che leggeranno questo articolo e gli auguro di vivere il presto il loro sogno di trovare quello che stanno cercando nella loro vita.
Infine ringrazio tanto te Vittoria, per questo spazio… Ti ho fatto penare, ma alla fine ce l’ho fatta a risponderti ☺
Grazie di cuore a te Paolo per averci dato la possibilità di conoscerti più a fondo e per esser parte di un progetto che ci vedrà fianco a fianco su un palco a Milano il 10 Settembre 2017
Sono felicissima che tu ci sia perché quando persone come te si incontrano lungo il cammino della vita, la voglia di condividere un pezzo di viaggio insieme viene davvero spontanea.
In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.
Oggi sono io che auguro a te di realizzare tutti i tuoi sogni.
Te lo meriti.
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