In giro per il mondo ne ho incontrati tanti di Eroi.
Ogni persona mi ha regalato perle di saggezza uniche che mi hanno dato spunti per migliorare la qualità della mia vita.
E non parlo solo di insegnanti e mentori, ma di persone “comuni” incontrate su un aereo, in un mercato, su una spiaggia deserta, tra le corsie di un supermercato, al tramonto davanti ad un panorama mozzafiato o ad un corso di crescita personale, proprio com’è successo con Sara.
Chi è Sara? Lascio a lei la parola 😉
<<Ho 27 anni e 4 anni fa mi è stato diagnosticato un cancro al seno.
La mia storia inizia proprio in quel momento, quando la sicurezza di essere immortale, (tipica dei giovani) ha fatto un pò acqua da tutte le parti. È stato davvero un fulmine a ciel sereno, non avevo nessuna familiarità e nessuna conoscenza in merito a questo nuovo mondo.
Un mondo che non pensavo fosse così vasto con tanti paroloni apparentemente senza senso e difficili da pronunciare, che ho imparato solo in un secondo momento.
Il mio iter è cominciato 4 gg dopo la diagnosi con la prima operazione ai linfonodi e subito dopo la laporoscopia per la conservazione del tessuto ovarico.
Tutto questo l’ho fatto prima della chemio terapia. Non potrò mai dimenticare l’odore di quel reparto!
La parola chemioterapia fa rabbrividire qualsiasi persona, immaginate in una ragazza di soli 23 anni cosa può scatenare. Decido di affidarmi alla medicina tradizionale ma capisco anche che è arrivato il momento di riappropriarmi della mia vita ed iniziare a vivere davvero seguendo le mie passioni, dando vita ai miei sogni.
Ho affrontato fin da subito tutto il percorso da vera guerriera, non mi sono mai persa d’animo anche quando alle volte la paura prendeva il sopravvento.
La paura del non conosciuto, la paura di guardarmi dentro e la paura del passo successivo paradossalemnte mi facevano sentire viva. Erano la motivazione per non smettere di procedere verso il mio più grande obiettivo: la guarigione!
Quando si ha paura ci rendiamo conto che è perché tutte le nostre certezze svaniscono. Ma scappare dalla paura non era di certo la soluzione altrimenti ne sarei diventata dipendente.
Sarà sempre lei ad averla vinta.
Bisogna affrontare e vincere le proprie paure.
Per vincere le paure bisogna accettarle andandogli incontro. Se affronti la paura pian pianino, le sue dimensioni diminuiscono sempre di più e ti rendi conto che sei tu che hai questo potere.
Se ci pensi… Come si fa a controllare qualcosa che non può essere controllato?
Non puoi investire il tuo tempo pensando se ce la farai oppure no. È impossibile avere delle certezze. Quello che potevo fare era non smettere di credere che ce l’avrei fatta.
Mi parlavo come se avessi già raggiunto il mio obiettivo, visualizzavo il mio corpo sano, pensavo in maniera propositiva e cercavo di recuperare più energie possibili, non stancandomi troppo perché sapevo che ciò che stavo affrontando richiedeva tutte le mie forze.
Se rimandi il voler affrontare una tua paura, per un momento provi sollievo, ma a breve ti rendi conto che non funziona perché non è facendo finta di niente che cambiano le cose.
Ecco perché ho scelto di affrontare il cancro senza vittimismo, con la certezza che ce l’avrei fatta, con l’unico scopo di iniziare, grazie a questa esperienza, a vivere la mia vita alla grande.
Le paure si superano evitando di evitare
Se vuoi qualcosa, non smettere di crederci!!
Io non avevo la consapevolezza che chi ero una volta avrebbe condizionato il mio stato di salute, ora ne sono certa, ma per comprenderlo ho dovuto passare attraverso l’esperienza del cancro che, come per magia, mi ha risvegliata facendomi vedere il mondo con occhi nuovi.
Ho smesso di puntare il dito contro chi pensavo mi avesse condizionato la vita e mi sono presa ogni tipo di responsabilità andando a comprendere che, se mi ero ammalata, era perché non ero felice, vivevo per soddisfare le esigenze di qualcun altro, mi preoccupavo per tutti e di Sara mi dimenticavo spesso.
Dopo la seconda chemio i capelli hanno iniziato a cadere, ma essendo una parrucchiera, non potevo non giocarci un po’…
E così, mi sono sbizzarrita, finchè non furono davvero corti e fui costretta a farmi la pelata.
Ho iniziato subito ad indossare la parrucca, non volevo essere trattata come una malata, non volevo compassione da nessuno, non volevo vedere gente piangere e non volevo vedere la pena nei loro occhi.
Ero sempre curatissima, rossetto sgargiante e sorriso stampato in volto, tant’è che in molti non sapevano cosa stessi attraversando in quel periodo.
Le chemio sono state 6 in totale e dopo 1 mese dall’ultima ho avuto “in regalo” una mastectomia (tette gratis, evvaiiiiiiiiii).
Con la guarigione dal tumore al seno, la mia vita è cambiata
Ripercorrere tutto questo mi fa un certo effetto, mettere nero su bianco ciò che ho vissuto dopo ben 4 anni mi sta dando la possibilità di rivivere certe emozioni che avevo dimenticato e, allo steso tempo, non potete nemmeno immaginare come io sia fiera di me, com’è cambiata da allora la mia vita, come sono cambiata io e come sono stata capace di risollevarmi facilmente.
Oggi sono la protagonista della mia vita, ho superato alla grande tutta questa sofferenza, vivo a Londra, ho imparato una lingua che non conoscevo e oggi mi piaccio davvero tanto e vivo ascoltando il cuore.
Finchè non ho ritrovato la fiducia in me stessa la mia non era vita.
Oggi mi fido, so che qualsiasi cosa mi accada è perfetta in quel momento perché se è arrivata sono certa che abbia da darmi una bella lezione di vita.
Oggi scelgo di condividere la mia storia perché voglio fare la differenza nel mondo, perché sento di avere una responsabilità nei confronti di chi soffre e non riesce a trovare alcuna motivazione per combattere.
Ringrazio ogni giorno me stessa per aver avuto il coraggio di non mollare e di non essermi crogiolata nel ruolo di vittima e ringrazio la vita per avermi dato la possibilità di nascere una seconda volta.
Ricorda: “Se hai un sogno, lo devi proteggere.”>>
Grazie di cuore a te, Sara, per questa preziosa testimonianza di guarigione dal tumore al seno, ricca di spunti utili per chi sta affrontando il tuo stesso dolore.
Ogni volta che inciampo nella vita di qualcun altro so che c’è sempre un motivo, una lezione da imparare, qualcosa da apprendere che mi servirà per compiere il passo successivo.
Alle volte basta anche solo una semplice parolina detta al momento giusto per dar vita ad un vero e proprio cambiamento che ti porta in posti che nemmeno avevi sentito parlare prima.
E non parlo di solo di luoghi nel mondo ma di esperienze, di scoperte, di grandi lezioni di vita che ti danno la possibilità di riscoprirti una persona migliore.
Ogni vita, ogni storia, ogni persona, ogni racconto meritano la nostra attenzione perché dentro ad ognuno di noi si nasconde un Eroe.
Poco tempo fa io e Sara siamo state intervistate su OkRadio nel programma WhyNot e in quell’occassione abbiamo parlato di noi, della nostra storia, lei di cancro al seno, diagnosticato a soli 23 anni e io di Fibromialgia e dell’evento che sto organizzando per tutti voi a Milano il 10 Settembre.
Hai già letto le altre testimonianze su questi temi?
Silvia, guarita da cancro al seno >
La differenza tra Coaching e Psicoterapia: la testimonianza di Fibromialgia di Martina >
Per ascoltare l’intervista e provare forte emozioni prenditi una mezz’oretta di tempo e permettiti di sognare.
Sara ha letteralmente rapito gli ascoltatori con la sua forza, la sua simpatia, la sua voglia di vivere…
Ma vivere alla grande!
Sara è la mia buddy e io sono orgogliosa di aver potuto vivere con lei il periodo più brutto della sua vita e di aver visto la sua rinascita. Questo mi ha permesso di ispirarmi dal suo atteggiamento e di non mollare neanche quando la Fibromialgia tornava più forte di prima.
Insieme ce l’abbiamo fatta e oggi viviamo la vita che avevamo sempre desiderato.
Sara è stata una delle 15 persone che sono salite sul palco con me a Milano il 10 Settembre, ed ha raccontato nei dettagli come ha affrontato questi anni con una diagnosi di cancro al seno, perché si è resa conto che questa esperienza le ha davvero cambiato la vita e il suo dolore l’ha resa una persona migliore.
Oggi sceglie di passare il favore e di mettersi a disposizione di tutte quelle persone che vorranno mettersi in contatto con lei per un consiglio, due chiacchiere o per ricaricarsi energeticamente e trovare la motivazione per andare avanti al meglio.
Ora ti lascio all’intervista:
Se vuoi conoscere me, Sara e tutti i ragazzi che hanno deciso di aderire a questo progetto non devi far altro che rivivere le emozioni della conferenza del 10 settembre! Acquista le video registrazioni!
Voglio condividere con voi la storia di un’altra ragazza che, dopo aver scoperto di avere il cancro alla pelle decide di mollare tutto e partire alla scoperta delle 7 meraviglie del mondo e in questo articolo ci racconta quanto la sensazione di non avere più tempo per fare ciò che desideriamo è tremenda, ed è ciò che ha spinto Megan a partire per un viaggio folle.
Leggi qui la sua storia e il grande insegnamento che ci sta tra le righe…
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