Se la frase che ti risuona in testa più spesso è “ho paura di tutto“ e qualsiasi novità ti sembra impossibile da affrontare, in questo articolo capirai qual è la chiave per uscire da questa gabbia.
Te lo spiegherà Valeria, che ha vissuto per molto tempo con un’amica super timida, capace solo di tirarla indietro di fronte alla realtà meravigliosa che poteva, e voleva, vivere.
Buona lettura!
<<Sicuramente avrete presente, nel vostro cerchio di amicizie, l’Amica Timida.
In compagnia fatica a parlare, è sempre un po’ in imbarazzo tra le persone e, per lei, rispondere a tono ad una battuta è naturale quanto per un’aragosta rilassarsi davanti ad una pentola di acqua bollente: semplicemente le prende il panico.
Potrebbe essere che l’abbiate ben presente perchè quell’amica, in realtà, siete voi.
Io, di sicuro, lo ero.
Se qualcuno, un anno fa, mi avessero chiesto di descrivermi, volendo essere completamente onesta, non avrei potuto evitare di dire “timida”, “spaventata dal giudizio altrui”, “timorosa di agire” e “chiusa in me stessa”.
Ad una cena tra amici difficilmente aprivo bocca, nelle riunioni di lavoro pensavo costantemente di non avere nulla di interessante da dire, tra la gente mi sentivo sempre fuori posto, mi sentivo meno bella, meno brava, meno tutto di chiunque incontrassi.
Sono stata per molto tempo avvolta in questo bozzolo, sigillato per bene dalla scusa: io sono fatta così. Bloccata dalla paura del giudizio altrui, terrorizzata dall’uscire dalla mia zona di comfort.
Finchè, un giorno, la mia passione per l’astrologia mi ha fatto incontrare un astrologo, o meglio un astro-coach, Simone, e le sue parole hanno messo in moto una catena di eventi che mai mi sarei immaginata, nemmeno nei miei sogni più rosei.
Non finirò mai di ringraziarlo per questo.
Anche se le sue parole, durante la lettura del mio tema natale, non sono state esattamente facili da metabolizzare all’inizio.
Mi disse molte cose, riguardo me, il mio carattere, la mia famiglia, ma soprattutto mi disse che la strada verso la mia realizzazione passava con certezza dal teatro.
Ammetto che il mio primo pensiero è stato “NO”, seguito a catena da
“Neanche per sogno, questo è fuori, il teatro mi ha sempre fatto schifo”.
Ma una voce molto chiara dentro di me mi diceva anche:
“Ah sì? E per quanto vuoi andare ancora avanti a sentirti così male? Non ti sono bastati tutti questi anni? Davvero Valeria?”
Sì il mio dialogo interiore, alle volte, può somigliare ad una puntata di Forum.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che ho deciso che bastava così, io volevo andare avanti, io ero molto di più della mia timidezza e delle mie paure.
E così sono andata alla mia prima lezione di teatro. Ed è stato terrorizzante, ovviamente.
È stato spaventoso alzarmi e parlare davanti a tutti, improvvisare battute, recitare parti che non mi appartenevano affatto, sbagliare e affrontare il giudizio altrui.
Ma è stato anche Amore. Un colpo di fulmine.
Perchè il teatro mi ha rimessa, all’istante, in contatto con quella che sono veramente, con uno spazio interiore che non sapevo nemmeno di avere, uno spazio dove c’è leggerezza, sicurezza, coraggio, dove l’opinione altrui non conta nulla, dove smetto di giudicarmi e mi butto nelle cose, dove l’errore è solo un gradino verso la realizzazione.
Ho sentito chiaramente un’enorme energia che stavo comprimendo dentro di me e che così costretta mi faceva del male. Lasciarla andare è stata un’enorme liberazione.
Il teatro mi ha permesso di vedere con i miei occhi che l’incredibile quantità di paure che si annidano nella nostra testa non trovano un reale fondamento nella realtà.
Sono solo speculazioni della nostra mente che ci aiutano a costruire una gabbia intorno a noi, così da impedirci di oltrepassare la nostra zona di comfort dove ormai abbiamo imparato a vivere, anche se nel dolore.
Ma la chiave per uscire da questa prigione c’è: è l’azione.
Agire e affrontare la paura è l’unico modo per scardinare il meccanismo che ci tiene incatenati alla sofferenza.
L’azione è il motore del cambiamento, è l’unica cosa che modificherà il nostro status quo, se non agiamo nulla cambierà.
Agire mi ha permesso di trasformarmi, di ritrovare la sicurezza dentro di me, di continuare a crescere giorno dopo giorno.
Di salutare la vecchia me, quella timida.
E ha portato nella mia vita un’incredibile quantità di persone e di esperienze meravigliose.
Non è facile, è vero. So che lo state pensando. Lo penso spesso anch’io. Ma qual è l’alternativa?
Ogni volta che penso di avere troppa paura per poter affrontare l’ostacolo che ho davanti mi faccio questa domanda. E poi ricordo a me stessa che non agire è ancor più doloroso, che la voce da ascoltare non è quella della mente ma quella del cuore.
In fondo è questo il vero significato della parola coraggio: io ho cuore.>>
Grazie a Valeria per la sua testimonianza!
Affrontare le proprie paure è il miglior modo per crescere e spingersi oltre i propri limiti e la propria zona di comfort: uno spazio sicuro dove ci sentiamo protetti e sereni, ma meno liberi di quanto pensiamo.
Ti ricordo che se ti è piaciuto l’articolo puoi condividerlo con i tuoi contatti e iscriverti alla mia newsletter compilando il modulo che trovi qui sotto. Potrai scaricare un ebook gratuito e continuare a ricevere i miei aggiornamenti.
Quanti anni aveva Valeria, quando a deciso di cambiare?
Ho 30 e mi ritrovo molto nella sua situazione.
Vorrei uscire dalla mia confort-zone (in questi mesi mi sta creando solo dolore) ma non so come fare, da dove partire. Ho pochi interessi e vivo in un piccolo paesino…
Ciao Lysa, piacere di conoscerti. VAleria aveva la tua età… Se hai bisogno di superare questo periodo mi tovia via mail info@vittoriadiamanti.it Ti posso spiegare cosa potrei fare per te, esattamente come ho fatto con Valeria due anni fa. Un abbraccio. Vittoria
Ciao mi chiamo Erica e ho paura della paura… Chiamala ansia, panico…. In certi periodi ho paura anche di uscire da casa…. Mi sono rivista molto in Valeria….
L’idea del teatro potrebbe essere interessante per uscire dal tunnel della paura, magari la proverò.
Peccato che l’incipit iniziale sia arrivato tramite una disciplina inutile quale l’astrologia, buona solo a plagiare la gente ingenua e indifesa ma che si basa solo su fandonie e superstizioni…
Quantomeno è servita a qualcosa di buono se ė servita a indirizzare sulla strada giusta una persona in difficoltà