Hai scelto la pillola blu o la pillola rossa?

Mentre scrivo questo articolo mi torna alla mente il film di Matrix, lo hai mai visto?
Arriva un momento, nella vita di una persona, in cui si deve fare una scelta importante: vuoi la pillola blu o la pillola rossa?

Con quella blu puoi rimanere a crogiolarti nel mondo che ti sei creato, continuando a sopportare tanto dolore causato dalla Fibromialgia e tanta incomprensione da parte di chi ti circonda.

Con la pillola rossa puoi prenderti la responsabilità del tuo stato di salute, smettendola di lamentarti e tirando fuori il coraggio che ti serve per vincere contro tanto dolore.

Hai fatto la tua scelta?

Noi fibromialgici parliamo una lingua tutta nostra, che al resto del mondo risulta davvero incomprensibile.

Spesso mi capita di leggere post o articoli scritti da altri fibromialgici e di chiedermi: “Ma questo l’ho scritto io?”

Sì, perché negli anni mi sono resa conto che diciamo tutti le stesse cose, sopportiamo tutti la stessa sofferenza e fatichiamo tutti nello spiegare al mondo che cosa accade nel nostro corpo…

Un corpo che cade a pezzi giorno dopo giorno e che non risponde più ai nostri comandi.

Questo compromette la nostra vita sotto ogni aspetto e ci logora dentro perché ci sentiamo soli, incompresi e abbiamo paura di non farcela perché niente e nessuno ci aiuta a trovare una soluzione.

Quello che ognuno di noi desidera, e qui mi rivolgo alle persone che vivono accanto a chi soffre di Fibromialgia, è:

  • comprensione

  • ascolto

  • sicurezza

Abbiamo il terrore di risultare noiosi e paura di essere scambiati per ipocondriaci e lavativi. Siamo i primi che vorremmo darci da fare e che abbiamo sogni del cassetto da realizzare ma il nostro corpo e la nostra mente sono bloccati e non ci rendono liberi di essere ciò che vorremmo.

Avere accanto persone che provano a comprendere il nostro malessere fa un’enorme differenza, ci evita l’ansia di risultare un peso e ci dà la forza per provare a farcela, anche se la fibromialgia desidera solo stenderci al tappeto.

Purtoppo (o per fortuna) chi non ha la Fibromialgia, non può comprendere cosa voglia dire avere la Fibromialgia e convivere con un dolore cronico ed intinerante che non ti abbandona mai, nemmeno quando si dorme… Se si dorme.

Noi fibromialgici vorremmo gridare al mondo il nostro dolore, ma dopo alcuni tentativi rinunciamo perché nessuno sembra comprenderci, perché nessuno ci da speranza e perché nessuna cura sembra funzionare.

Vivo a stretto contatto con i fibromialgici da anni e quella sofferenza, oltre ad averla vissuta in prima persona, la vivo di riflesso ogni santo giorno e questo mi ha permesso di comprendere come certi meccanismi malsani, che sono solo nella nostra mente, siano deleteri per la nostra salute.

Non ho mai incontrato dei fibromialgici felici della loro vita e che non abbiano sofferto fin da quando erano piccoli.

Molti mi dicono che avrebbero voluto prendere delle decisioni diverse da quelle che hanno preso ma che per loro era difficile imporsi, che faticavano a prendersi delle responsabilità perché la loro autostima non era poi così forte.

Siamo persone incapaci di dire di NO agli altri ma siamo bravissimi a farlo con noi stessi, e spesso soddisfiamo le esigenze altrui per il quieto vivere.

Perché soddisfare le loro aspettative è meglio che prenderci cura delle nostre e questo, nel tempo, ci fa dimenticare di noi e delle nostre priorità.

Siamo persone che si fanno in quattro per gli altri e che ricevono in cambio delle briciole…

Mano con cuoreMa noi delle briciole ci nutriamo perché siamo assetati di amore e un piccolo gesto per noi conta tantissimo.

Accontentarsi, questo è il problema.

Quando non riconosci il tuo valore, quando non senti di meritare e quando hai una visione di te che non corrisponde alla realtà, è facile cadere in questa trappola. Meglio ricevere poco piuttosto che niente, una piccola attenzione ogni tanto ci fa sentire amati…

Ma noi dell’amore e dell’abbondanza ne sappiamo poco e niente perché è da tempo che ci siamo dimenticati di vivere nell’amor proprio, o forse non ce ne siamo proprio resi conto che a noi, di amore, non ce ne hanno mai parlato e non ne abbiamo mai ricevuto.

Ecco perché creiamo spesso relazioni malsane e di dipendenza

Abbiamo un fottutissimo bisogno di quell’amore e siamo disposti a scendere a compromessi pur di riceverne anche solo una briciola. E questo non fa altro che creare un’enorme voragine nel nostro cuore che creerà sempre più sofferenza e ci farà sentire sempre più soli anche se siamo circondati da molte persone.

Conferenza la fibromialgia secondo me

Arriviamo a soffrire così tanto perché ci siamo completamente dimenticati di noi, abbiamo messo da parte i nostri sogni, viviamo nella paura, nella rabbia e nella frustrazione, ci sentiamo spesso a disagio, sentiamo di non essere abbastanza e non crediamo nelle nostre capacità.

Proviamo emozioni così dolorose che ad un certo punto esplodono nel corpo in maniera così forte da bloccarci.

La Fibromialgia arriva per dirti che stai conducendo una vita dove tu non sei la protagonista. Probabilmente sei talmente scollegata da te stessa che non te ne sei nemmeno resa conto, ma quando stai così male sei obbligata a fermarti e a guardarti dentro.

E come sceglierai di guardarti farà una grande differenza.

Puoi scegliere se:

numero unorimettere tutto in discussione e iniziare a prenderti cura di te sotto ogni aspetto, cambiare stile di vita e lasciare andare tutta la sofferenza accumulata negli anni ed elaborare il tuo passato per iniziare a vivere davvero secondo quel che il tuo cuore desidera;

numero dueimprecare, inveire con chi ti ha delusa o trattata male, provare rabbia e vedere la Fibromialgia come una malattia cronica ed incurabile che ti rovinerà la vita per sempre e continuare così a crogiolarti in quel dolore.

Così facendo la Fibromialgia ti stenderà al tappeto e ti renderà la vita un inferno.

Da pochi anni ho scelto di valutare la prima opzione e questo mi ha permesso di tornare a vivere, ma a vivere davvero.

Per ben 35 anni della mia vita scelsi di odiare la Fibromialgia, di combatterla e di identificarmi in quella che la medicina ufficiale ancora oggi definisce una malattia cronica ed incurabile, e questo non mi aiutò a stare meglio, anzi, mi condusse giorno dopo giorno a toccare il fondo ed a vivere nel malessere cronico.

Oggi voglio darti la possibilità di valutare un’alternativa e dirti nel dettaglio come ho fatto a rimettermi in piedi e a trovare la soluzione definitiva a tanta sofferenza.

Sai, mi capita ancora di avere momenti no.

Ora però so come affrontarli, perché so molto bene da cosa dipendono. Oggi scelgo di accoglierli e di gestirli al meglio così che durino sempre meno.

Certamente sono più i momenti in cui posso dire di condurre una vita normale, piena di forze e di riuscire a fare tutto ciò che desidero senza la paura di stancarmi troppo o di provare dolore.

Sono ormai passati 5 anni da quando ho compreso la mia Fibromialgia e il perché è venuta a farmi visita all’età di 3 anni.

omino contento con cuoreEh si, avevo solo 3 anni quando iniziarono i primi dolori alla schiena. La diagnosi arrivò a 18 anni dopo aver speso grandi somme di denaro da vari specialisti senza trovare alcun beneficio.

Ricordo l’angoscia dei miei genitori che non sapevano come fare per aiutarmi a trovare sollievo e la mia frustrazione nel vedere i miei coetanei fare cose che per me erano impossibili, e non parlo di imprese eroiche, ma di una semplice passeggiata, una serata in compagnia o una lezione di educazione fisica che a me fu negata già dalle elementari, perché il medico disse che io non potevo sostenere certi sforzi.

(Fu una vera e propria condanna… Ma di questo ne parleremo in un altro articolo, perché solo ora comprendo quando lo sport sia importante per migliorare il nostro stato di salute).

Quando il medico pronunciò parole come “cronica” ed “incurabile” sentii un nodo alla gola e i miei muscoli diventarono rigidi come pietra.

Era quella la vita che mi si prospettava?

Avevo solo 18 anni e 15 li avevo già vissuti nella sofferenza…

Credere a quella diagnosi fu per me devastante perché per molti anni mi comportai come una persona affetta da una malattia grave, dove tutto mi era dovuto perché io stavo male e dove cadere nel vittimismo e nel ricatto psicologico era la cosa più facile da fare, ma anche la più dannosa per la mia mente, il mio corpo e il mio spirito.

Solo 5 anni fa inizia a comprendere che se volevo uscire da tutto quel dolore dovevo rimboccarmi le maniche, fare un profondo lavoro su me stessa, rielaborare le mie credenze sulla malattia e sulla vita in generale ed essere disposta ad abbandonare tutto quel dolore.

Sono anni che condivido sul web articoli, post e video dove racconto la mia storia e tutto ciò che in questi anni ho imparato grazie alle molte scuole frequentate, i corsi pagati a caro prezzo pur di comprendere cosa fare per uscire da quel dolore e le tante ore di coaching svolte in 3 anni.

Tutto questo mi ha permesso di comprendere come avevo fatto a ridurmi in quelle condizioni, ma soprattutto come potevo fare a liberarmi di tutto quel dolore e iniziare a vivere al meglio la mia vita.

Nessuno mi ha regalato nulla, ogni professionista ha chiesto in cambio la sua parcella (spesso salata), ma oggi vi posso dire che quei soldi sono stati i soldi meglio spesi della mia vita perché si sono rivelati un investimento per la mia salute.

Se non abbiamo la salute è come se non avessimo nulla.

Ho trasformato la mia sofferenza nel mio più grande talento.

Oggi scelgo di passare il favore divulgando ciò che di più prezioso conosco e, grazie al mio esempio e al mio lavoro, in questi anni, ho visto accadere veri e propri miracoli.

Ci tengo a sottolineare che non sono un medico e che tutto ciò che condivido è basato sulla mia storia personale, sui miei studi, sulle mie ricerche e non sostituisce alcun tipo di trattamento farmacologico e psicologico e non ho alcuna prova scientifica di quel che divulgo.

Quello che posso dirvi è che su di me, così come su tante altre persone che hanno scelto di affidarsi a me e intraprendere un percorso di crescita personale, ha funzionato.

Spesso organizzo conferenze dove racconto tutti i dettagli della mia storia, sulle mie teorie riguardo la Fibromialgia, su come ho fatto ad uscire da tanta sofferenza e su quello che faccio ogni giorno per rimanere in equilibrio e vivere al meglio la mia vita.

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Quindi, prima di lasciarti…

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