Quanto spesso mi capita nel mio lavoro di sentire le persone che quando si rivolgono a me esprimono continuamente giudizi su se stesse senza nemmeno accorgersi di farlo.
“Sono troppo lenta”, “sono pessimista di natura”, “sono timida”, “sono incapace”, “sono inconcludente”! Non dobbiamo mai dimenticarci che le parole sono energia e gli aggettivi che ci rivolgiamo possono davvero tenerci legati ad una determinata condizione o impedirci di modificare atteggiamenti o comportamenti che continuiamo così a reiterare.
Noi ci occupiamo di tenere in ordine la casa, di cucinare con cura, di lavare e stirare vestiti, di svolgere al meglio il nostro lavoro, ma non prestiamo mai attenzione alle parole che usiamo sia nei nostri confronti, sia verso gli altri.
Le parole, del resto, generano sentimenti!
Quali emozioni sanno suscitare le parole?
A tutti sarà capitato di sentirsi dire frasi del tipo “sei un idiota!”, piuttosto che “sei un genio!”; sono certa che siete perfettamente in grado di ricordare quali emozioni vi hanno suscitato queste affermazioni.
Rabbia o tristezza nel primo caso, gioia o piacere nel secondo! E stiamo parlando di tre semplicissime parole!
Ogni frase viene elaborata dalla nostra mente che, come è solita agire, la classifica in positiva o negativa, in bella o brutta, in buona o cattiva. Questo, di conseguenza, determina il nostro pensiero in riferimento alle parole che abbiamo ricevuto o elargito, genera quindi un preciso stato d’animo che a sua volta scatenerà emozioni.
In base a quest’ultime sceglieremo quali comportamenti adottare e decideremo come agire!
Non dimentichiamoci che, nella filosofia indiana, qualsiasi parola pronunciata con chiara consapevolezza e profonda intenzione è persino in grado di generare materia. Quindi non solo è importante porre attenzione alle parole che usiamo, ma è fondamentale imprimere loro un significato e un proposito.
Questo significa che la locuzione “io voglio” non deve essere un semplice esercizio di ripetizione che ci limitiamo ad agire perché così ci è stato suggerito, ma dovrebbe divenire una specie di preghiera, un suono attraverso il quale esprimiamo il nostro sentire.
Cos’è il suono e perché ha un ruolo fondamentale nella nostra vita?
Il suono del resto è un altro elemento che ricopre un ruolo fondamentale nella nostra esistenza. Se siamo energia vuol dire che abbiamo natura vibrazionale ed il suono va a nutrire proprio questo aspetto di noi.
Mi piace ricordare che già il feto è in grado di percepire i suoni all’interno dell’utero, che agisce come cassa di risonanza. Alcuni studi dimostrano che la stimolazione uditiva del feto determina addirittura un aumento delle sinapsi.
L’utilizzo del suono come pratica meditativa è presente fin nelle più antiche civiltà. Mi riferisco ad esempio ai mantra, uno degli ausili più utili e potenti per la meditazione adottati in Oriente, il cui valore e la cui forza non deriva tanto dal significato letterale delle parole ripetute, bensì dalla qualità del suono che sprigionano.
Per restare in Occidente non posso tralasciare di citare il magnifico Canto Gregoriano, musica sacra in cui ogni tono di solfeggio è composto da una frequenza necessaria per bilanciare l’energia e mantenere il corpo, la mente e lo spirito in perfetta armonia.
Ci sono davvero tantissimi aspetti della nostra esistenza che non prendiamo affatto in considerazione nonostante agiscano un ruolo fondamentale nel nostro benessere.
Parole e suoni sono fra questi aspetti e ho scelto di parlarvene per mostrarvi quanto il mio ruolo di professionista vada oltre il volervi accompagnare attraverso un percorso di crescita personale, e si voglia spingere a rendervi desiderosi di sperimentare ogni aspetto della vita, indagandone i misteri che racchiude.
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