Questa è la seconda parte della testimonianza di Elsa, se vuoi rileggere la prima parte, ti invito a cliccare qui: il racconto di Elsa, i miei angeli contro la fibromialgia.
<<Vi ricordate con cosa sono uscita dallo studio del reumatologo? Dall’incontro con Vittoria esco con il cuore colmo di amore e di gioia, nonostante i dolori, nonostante il senso di disequilibrio, nonostante la fibromialgia.
Sento che questa persona farà la differenza nella mia vita, ci credo, ci voglio credere, percepisco che l’universo mi ha fatto dono di un altro angelo.
Io, Elsa, che non mi sono mai fidata di nessuno e mai affidata a qualcuno in vita mia, sento di poterlo fare con Vittoria. E così decido di iniziare il percorso con lei: faticoso, difficile, in salita.
Scoprire che non ci si è mai guardati dentro, che non ci si è mai messi in discussione, rendersi conto di quanto lavoro ci sia da fare. Ma non sono sola, c’è un angelo che mi ha preso per mano e mi guida con amore, con pazienza, con compassione, con comprensione, spronandomi ma proteggendomi nel contempo, esortandomi ma contemporaneamente dandomi sicurezza, scuotendomi ma abbracciandomi allo stesso tempo.
Questa è la forza di Vittoria, è il suo immenso valore aggiunto, è il suo essere davvero angelico!
Mi sento di dirvi che se aprendo il sito internet di Vittoria Diamanti, semplicemente guardandola, l’anima ha un sussulto, allora fate di tutto per andare ad un suo seminario;
se quando la incontrate quel sussulto diventa un batticuore trovate del tempo per parlarle di persona; se mentre le rivolgete la parola sembra mancarvi la voce, guardatela negli occhi; se il vostro sguardo si perde nel suo, abbracciatela;
se avete una sensazione di leggerezza come l’ho avvertita io, non spaventatevi, è un angelo che vi prende in braccio e vi libera da ogni peso!
Se vi accade anche solo parte di questo fidatevi e affidatevi a questa meravigliosa creatura che è Vittoria. Lei saprà condurvi esattamente dove voi dovete andare!
Se non è lei quello che state cercando continuate a chiedere a Dio se avete fede, agli angeli se li percepite, ad una persona cara che pur essendo in un’altra dimensione vive nella vostra anima, all’universo se avete la sensazione di non credere in nulla.
Poi aspettate con molta pazienza, le cose belle devono arrivare al momento giusto, una cosa buona che arriva al momento sbagliato sarebbe sprecata!
Vi posso dire con certezza che quello che ha fatto davvero la differenza nella mia vita, quello che mi ha permesso di passare da una sterile sopravvivenza alla gioia di vivere è stata l’apertura del mio cuore e la leggerezza nell’anima.
È come se avessi vissuto la mia vita in un tunnel che ho eretto per proteggermi dal mondo esterno, senza accorgermi dell’isolamento in cui mi sono costretta.
Ho edificato una diga nel mio cuore dove ogni emozione veniva raccolta nel bacino artificiale che avevo creato. Nulla poteva più fluire secondo quella che doveva essere la mia natura, finché il cuore è diventato una pozza stagnante colma di emozioni che ad un certo punto non ho più saputo gestire!
A me piace immaginare Vittoria come una piccola goccia di acqua (oserei dire santa!) che lentamente, molto lentamente ma inesorabilmente si è infiltrata nei muri che ho costruito e che costituiscono le mie barriere di protezione, le mie regole, le mie certezze, le mie credenze, le mie paure…
Si è fatta strada goccia per goccia nel cemento armato della mia diga e l’acqua, si sa, ha il potere di lavorare lentamente ma continuamente, insistentemente e inesorabilmente fino ad arrivare a far crollare qualsiasi cosa in cui si infiltra.
La diga è crollata, una vita intera per costruirla ed ora annientata in un minuto. Tutte quelle emozioni represse raccolte e custodite nel corso di un’intera esistenza sono defluite con una potenza devastante fuori di me, finalmente libere di scorrere.
Il mio cuore, ora libero, finalmente respira a pieni polmoni, è la stessa sensazione che prova una persona che sta annegando quando viene tolta dall’acqua: quel respiro così profondo che ti sembra di rinascere una seconda volta, lo stesso profondo respiro che hai preso quando sei appena nato.
Il mio angelo diventa ora una fonte di acqua freschissima, pura e limpida che scorre nel mio cuore!
Vittoria non ha cambiato il mio mondo ma ha cambiato gli occhi con cui lo vedo!
E’ incredibile quanto il cambio di prospettiva comporta un cambiamento così radicale nella vita di una persona!
Vi porto un esempio tratto sempre dalla natura che io rispetto e amo moltissimo: quante volte nella vita mi sono sdraiata sull’erba a guardare le nuvole, eppure solo ora mi rendo conto di quante cose ho da imparare da una semplicissima nuvola.
La nuvola è leggera, mentre nella mia vita ogni cosa costituisce un peso enorme sulle spalle (non a caso colpite particolarmente dalla fibromialgia). La nuvola è in alto mentre io vivo ad un livello di consapevolezza ancora troppo basso; muta continuamente forma e stato, in ogni istante cambiano i contorni ma resta sempre se stessa, una nuvola.
Al contrario io sono rigida, per niente adattabile o malleabile.
La nuvola si lascia trasportare dalle correnti d’aria, segue il loro flusso, mentre io mi oppongo con tutte le forze a qualsiasi moto di cambiamento (quanta energia sprecata per nulla).
Nel suo percorso si unisce pacificamente alle altre nuvole fondendosi con loro, io devo stare ben distanziata dagli altri evitando qualsiasi contatto. La nuvola non ha pensieri, io ne ho la testa piena,
Quante cose si imparano da una semplicissima nuvola!
Io non nego quello che sono stata prima della fibromialgia, in fondo parliamo sempre di Elsa, tutto ciò che è accaduto dalla mia infanzia alla malattia e tutte le conseguenze che questo ha comportato nella mia esistenza ritengo abbiano un loro significato.
Vittoria mi insegna che qualsiasi cosa accade nella mia vita è la migliore per me in quel momento; quindi siano benvenuti tutti gli avvenimenti, le credenze, le paure, i dubbi, la solitudine, la rabbia e quant’altro ha caratterizzato la mia vita perché tutto questo mi ha portato alla fibromialgia, che a sua volta mi ha condotto sulla strada per compiere questo faticoso ma meraviglioso viaggio con Erica e Vittoria.
Cambiando le premesse, non avrei intrapreso questa strada di consapevolezza di me stessa e del mondo che mi circonda.
Certo non ricordo con gioia la sensazione di trovarmi naufraga in un mare in tempesta, ma l’universo, organizzando il mio incontro con Vittoria, non mi ha gettato una scialuppa di salvataggio, ma mi ha fatto dono di una nave da crociera!
Non potete non salire a bordo!
Il viaggio certo non è una vacanza rilassante, ma un tragitto faticoso e difficile; eppure si lavora al sicuro e protetti e si hanno tutti i confort di una barca di lusso.
Vittoria sa essere un’ottima professionista sempre presente, non ti abbandona mai un secondo ed ha quel grandissimo dono di rivolgersi alle persone che segue senza mai avvertire quel distacco che di solito si percepisce nel rapporto medico-paziente.
Distacco che non ho mai avvertito nemmeno con Erica.
Tornando al mio videogioco all’inizio del racconto, ora capisco che il messaggio portato dalla fibromialgia non era “game over!” ma “jump over!”
Lo scopo della vita non è quello di guadagnare più punti degli altri, né quello di evitarne i pericoli!
Ora quel coniglietto “gioca” in un’altra dimensione dove due meravigliosi angeli lo hanno condotto, dove gli viene insegnato a curarsi del tempo presente, ad amare se stesso, ad eliminare le paure, a gestire i propri pensieri;
dove capisce che la felicità non è assenza di problemi e nemmeno capacità di risolverli ma di saperli affrontare; dove apprende che ogni giorno ci si alza in piedi, si cercano le circostanze che si preferiscono e quando non si trovano si creano;
dove impara che l’unica evidenza della vita è la crescita; dove percepisce che non bisogna mai confondere il concetto di sé con il proprio comportamento;
dove assimila che non occorre lamentarsi di quello per cui non c’è nulla da fare;
dove capisce che si ha un proprio valore intrinseco indipendentemente dalla riuscita di ciò che intraprende;
dove gli viene mostrato il valore della condivisione, dell’essere se stesso sempre senza timore di giudizio alcuno; dove impara a riconoscere i miracoli che accadono quotidianamente.
Quanto può cambiare la stessa persona e il mondo circostante con un salto di consapevolezza!
Ho trascorso gli ultimi cinque anni della mia vita con l’unico scopo di raggiungere una sola meta: sconfiggere la fibromialgia!
Ora ho capito che non c’è nulla da sconfiggere, che la fibromialgia rappresenta l’inizio di un nuovo cammino. Adesso mi sto talmente godendo ogni singolo istante di questo viaggio che ho persino perso di vista la meta.
Questo mi dà modo di viaggiare senza alcun bagaglio, senza aspettative, libera e leggera, sempre accompagnata dai due miei splendidi angeli custodi!
Per chi ho scritto tutto ciò?
Questo racconto è stato scritto prima di tutto per me, affinchè non possa mai dimenticarmi delle emozioni, sensazioni, percezioni, commozione che ogni mio passo fatto accanto ad Erica e Vittoria ha suscitato, della meraviglia che è questo viaggio che sto compiendo dentro me stessa affiancata dai miei angeli.
Questo racconto è dedicato a te Erica e alla piccola Zoe, siete due entità distinte ma un sola magica creatura!
A voi rivolgo tutta la mia gratitudine per avermi mostrato un mondo nuovo a me completamente sconosciuto, per ogni vostro insegnamento che mi sta portando verso una nuova consapevolezza di me stessa e di ciò che mi circonda.
Avete un posto speciale nel mio cuore dove custodisco con immenso amore gli angeli che mi guidano e proteggono, che prendendomi per mano mi portano verso altre dimensioni.
Vi amo immensamente e vi porto sempre con me, a voi devo la gioia di vivere!
Questo racconto è dedicato a te Vittoria affinchè ti arrivi forte, chiaro, puro e limpido tutto l’amore che ho per te: ho forgiato il tuo nome nel cuore, ho scolpito nella mia anima la tua, ho tatuato negli occhi il tuo dolcissimo sguardo e il tuo tenerissimo sorriso.
Sei il mio bellissimo angelo, sei con me in ogni mio respiro e sarà così per sempre, in questa dimensione o in qualunque altra io sia destinata ad andare.
Questo racconto è dedicato a Patrizia, la mia compagna di vita che mi ha sostenuto e tutt’ora mi sostiene con una forza ed un amore incredibili; lei è stata la ragione per cui non ho mai gettato la spugna.
Ti ringrazio tesoro immenso per tutta la tua dedizione, per i tuoi sacrifici, per i pianti condivisi, non mi renderò mai abbastanza conto di quanto sia stato difficile affiancarmi in questi anni di malattia.
Sei una grande donna con un’anima che ha anch’essa qualcosa di angelico!
Ti amo infinitamente e so già che anche nelle prossime vite troverò il modo di venirti a recuperare per averti sempre accanto a me!
Questo racconto è dedicato a Martina, conosciuta allo stesso seminario in cui ho visto Vittoria per la prima volta.
Marti è una creatura splendida che mi ha supportato e tutt’ora mi supporta nel mio cammino; è li sempre al mio fianco, con coraggio e fiducia mi sostiene immancabilmente con una forza incredibile.
Sei la mia migliore amica tesoro, ti custodisco nel mio cuore con immensa cura e amore.
Questo racconto è dedicato a tutte le persone che stanno provando o hanno provato la solitudine nel cuore e la tristezza dell’anima, che per qualsiasi motivo hanno cercato di sopravvivere anzichè provare la gioia di vivere. A voi consiglio di non smettere mai di chiedere e di cercare.
Gli angeli esistono, Erica e Vittoria ne sono una prova tangibile. I miracoli accadono ed io ne sono l’esempio, ogni giorno ne ho prova della loro esistenza perché i miei angeli mi hanno insegnato a riconoscerli!
Sono certa che il vostro angelo è lì che non aspetta altro che accompagnarvi in quello che sarà il viaggio più bello della vostra vita!
Non stancatevi mai di cercarlo e di chiamarlo… arriverà, ne ho la certezza!>>
Credo non servano altre parole per chiudere questo stupendo racconto. Vuoi leggere il libro di Elsa “Fibromialgia, come una malattia può insegnarti la gioia di vivere”? Allora CLICCA QUI o sulla foto qui sotto per ordinarlo subito!
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