LA CHIAMATA
Oggi più che mai siamo chiamati a lasciare il nostro contributo al mondo rispondendo ad una chiamata che ha il nome di pandemia, il cui protagonista è un piccolo virus che sta obbligando l’umanità a fermarsi.
Ed è come risponderemo a questa chiamata che potremo fare la differenza per noi, per i nostri cari e per il pianeta.
Attraverso questo articolo voglio condividere con voi alcune riflessioni che ho maturato in questi giorni e mi auguro che possano essere di aiuto a chi non riesce a trovare un senso a ciò che sta accadendo.
Personalmente vivo questo cambiamento con molta curiosità, sono curiosa di quel che accadrà dopo, pur essendo consapevole che molti di noi ne usciranno impoveriti, distrutti emotivamente e privati degli affetti più cari. Sono curiosa perché inevitabilmente, un momento come questo ci cambierà nel profondo, ne usciremo tutti diversi, trasformati, nuovi.
E sarà così perché a ricominciare non potranno essere le stesse menti che hanno contribuito a sfruttare e distruggere il pianeta.
Ci vogliono menti nuove, più consapevoli!!!
E questo credo che sarà l’inizio della rinascita, dove finalmente si incomincerà a costruire e non più a distruggere.
Credo che ognuno di noi, nessuno escluso, ora più che mai sia chiamato a dare il proprio contributo.
Siamo tutti chiamati all’azione, perché non possiamo semplicemente aspettare sul divano che qualcuno sistemi le cose per noi.
Ogni azione, anche il gesto più piccolo, magari apparentemente insignificante, in questo momento può fare una grandissima differenza.
Può costruire o distruggere, può contribuire o privare, può supportare o avvilire, può donare o pretendere, può criticare o amare. Dipende tutto da noi.
Criticare, per esempio, è una dipendenza e ci tocca un po’ tutti da vicino se ci pensate.
Quanti di noi davanti alle scelte prese per contenere il virus hanno solamente criticato senza chiedersi cosa, nel loro piccolo, potevano fare per aiutare il paese?
Più ci concederemo alla critica, più diventerà un’ossessione e si trasformerà nella normalità con cui affronteremo le difficoltà future.
Questo, dal mio punto di vista, credo sia il modo migliore per involvere, per peggiorare.
Io desidero circondarmi di persone propositive
Persone che desiderano il bene dell’insieme, che siano pronte ad abbandonare vecchi schemi di pensiero per andare incontro ad un mondo nuovo, dove si respira aria di novità, di crescita, di amore.
Ecco che diventa necessario affrontare le problematiche in modo opportuno dando valore a tutto ciò che possiamo estrapolare di positivo da una situazione così improvvisa, inaspettata, per alcuni aspetti crudele e densa di sofferenza, intrisa di paura, dolore e mancanza d’aria.
Questo momento ci insegna quanto l’arte del sapersi focalizzare sugli aspetti positivi sia vitale, ma per farlo è necessario fermarsi, ascoltarsi e fare un profondo lavoro interiore imparando a vivere con totale presenza il momento presente, così da coglierne il significato più profondo imparando a gestire meglio le emozioni che, inevitabilmente, in questi giorni sono altalenanti e ci condizionano nelle scelte, nei pensieri e nel linguaggio.
Oggi più che mai siamo chiamati a lasciare il nostro contributo nel mondo. E questo contributo potrà essere di valore solo se saremo disposti a cambiare profondamente e a rivedere la scala dei nostri valori e delle nostre priorità.
Focalizzarsi sulla paura, sulla rabbia, sulla frustrazione e su quelle che saranno le inevitabili conseguenze non è ciò che ci serve, anzi. Dobbiamo necessariamente tirare fuori il meglio di noi. Ora!!!
NOI PER IL BENE DELL’INSIEME
E parlo al plurale proprio perché è una chiamata alla quale tutti noi dobbiamo rispondere, è nostro dovere. Altrimenti cosa siamo qui a fare?
Ognuno di noi è chiamato a donare una parte di sé, la migliore che possiede.
Pensare al bene del singolo individuo ora non è più ammesso, è un atto egoistico, è uno schema che non regge più.
Noi siamo una micro parte di un qualcosa di grande e come esseri umani abbiamo la facoltà di contribuire a migliorare la condizione in cui ci troviamo per il bene del tutto, quel tutto di cui ognuno di noi fa parte.
Affinchè questo accada è necessario un risveglio delle coscienze, un risveglio di massa dove tutti agiscono per il bene dell’insieme.
In un momento di emergenza come questo ci si rende conto che siamo tutti uguali.
Non c’è più separazione.
Si ammala il povero come si ammala il ricco, si ammala il cattivo come si ammala il buono, si ammala il bello come si ammala il brutto, si ammala il nonno come si ammala il nipotino.
Stiamo riscoprendo, grazie al disagio, dei valori che per lungo tempo abbiamo dato per scontato. Ecco che si riscopre l’importanza del senso di collettività, torniamo a dare il giusto valore al tempo, e riscopriamo quanto una carezza e un abbraccio abbiano un valore inestimabile.
Oggi molte sicurezze sono venute a mancare. E sono venute a mancare perché non erano sicurezze reali bensì convinzioni costruite su basi non solide.
Molti tra noi, fino ad oggi, basavano la propria autostima e la propria identità sulla base del proprio conto in banca o sulla base di quanti oggetti di valore sono stati capaci di accumulare.
Altri, invece, hanno basato il loro valore sulla base del ruolo sociale che ricoprono o sugli studi svolti e sulla quantità di medaglie vinte.
Ma questo non è ciò che più conta per costruire una propria stabilità interiore.
Ed ecco che chi ha basato la sua vita sull’avere anziché sull’essere, in momenti come questi crolla, si sente fragile, vede tutto nero, fatica a stare fermo sul divano di casa, il silenzio diventa assordante e i pensieri negativi lo travolgono sempre di più fino a rischiare di impazzire.
RIVEDERE LE PRIORITÀ
Ed è proprio quando accade qualcosa che non avevamo messo in conto, qualcosa più grande di noi che ci sentiamo costretti a mettere tutto in discussione.
Ed è in questa circostanza che si può imparare a trasformare lo smarrimento in opportunità e rivedere la scala delle priorità, dei valori, è arrivato il momento di chiederci sinceramente cosa è davvero importante per noi.
- Cosa ci fa battere il cuore?
- Cosa siamo disposti a fare pur di rispettare la nostra scala di valori?
È il momento di rivedere le nostre credenze e di comprendere se ciò in cui crediamo è frutto della nostra mente e delle nostre esperienze oppure qualcuno ce lo ha inculcato e noi lo abbiamo preso per vero.
È il momento di rivedere la qualità delle nostre relazioni, di fare spazio, di costruire rapporti solidi, con coloro che possano realmente portare un valore aggiunto alle nostre vite.
È il momento di rivedere e riprogrammare il nostro dialogo interiore, prestando attenzione a quali pensieri formuliamo quotidianamente.
È il momento di osservare quali domande ci poniamo solitamente, perché ricordiamoci che è la qualità delle domande che siamo capaci di formulare che definisce la qualità della nostra vita.
- Che tipo di persona vuoi essere davvero?
- Chi vuoi diventare?
- Quali aspetti di te vuoi sviluppare?
- Quale contributo vuoi elargire?
Le risposte a queste domande le troverai solo se sarai capace di stare nel silenzio.
Mai come oggi torna indispensabile fermarsi e stare in silenzio.
Metaforicamente parlando, se ci pensate, le mascherine ce lo ricordano in ogni istante questo concetto.
È nel silenzio che l’uomo ritrova sé stesso, è nel silenzio che si impara a conoscersi, è nel silenzio che si ricevono le migliori intuizioni.
Ma il silenzio può risultare assordante per coloro che faticano a stare con sé stessi, questo ci dimostra che le persone non sono abituate a bastarsi, temono la solitudine e temono ciò che potrebbe emergere.
Ma è solo così che potremo conoscerci a fondo, è solo così che potremo costruire la nostra identità basata su quei valori che in una società come la nostra, dove tutti vanno di corsa, sono venuti a mancare.
NELSON MANDELA
Nelson Mandela, una delle persone che mi ha ispirato maggiormente nella vita, dopo ben 27 anni di prigionia disse:
“Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione”
E se ce l’ha fatta lui in carcere in quelle condizioni, possiamo farcela anche noi sul divano?
Che dite?
Io, te e Mandela abbiamo le stesse opportunità.
Ecco perché è necessario un risveglio delle coscienze, perché solo così saremo solidi, solo così potremo essere più umani e potremo affrontare qualsiasi avversità.
PARLIAMO AL PRESENTE
Vorrei parlarvi di quell’ “ANDRÀ TUTTO BENE” che circola sui social in queste settimane.
Vorrei invitarvi ad utilizzare il verbo al momento presente.
È importante prenderci cura fin da subito del momento presente e vivere così nel qui e ora.
Quindi, sostituiamo quell’andrà con “VA TUTTO BENE” e va tutto bene perché siamo io e te a deciderlo e decretarlo.
Se non diamo alla mente un chiaro messaggio lei prenderà per vero che finchè non si sarà tutto sistemato noi vivremo in un limbo.
La vostra mente penserà che avremo messo la nostra vita in stand by e così i vostri pensieri, il vostro linguaggio e le vostre azioni ne saranno totalmente condizionati.
E nel mentre? Cosa facciamo? Viviamo un inferno?
Credo che non sia ecologico e funzionale per nessuno.
Questo è il primo passo da fare, ripetete con me che “VA TUTTO BENE” e va tutto bene perché realmente ci sono tantissimi motivi per cui essere grati, nonostante tutto.
E qui tocchiamo un tema che mi sta particolarmente a cuore, LA GRATITUDINE!!!
La GRATITUDINE è l’antidoto alla mediocrità e ci permette di focalizzarci su ciò che di bello abbiamo ora nella nostra vita.
Te ne ho parlato anche in questo articolo: 5 motivi per cui la gratitudine è il segreto della felicità
Va tutto bene perché abbiamo un tetto sopra la testa, perché abbiamo la possibilità di stare a casa al caldo, perché siamo vivi, perché abbiamo la possibilità di rimanere connessi con i nostri cari seppur lontani.
Va tutto bene perché a noi è semplicemente stato chiesto di rimanere in casa e questo ci permetterà di dare il buon esempio, di salvare altre vite umane, di rimanere in salute, e di non aggravare una situazione già complessa.
Puoi scegliere se goderti questi momenti al meglio con la tua famiglia facendo tutte quelle cose che rimandi da tempo oppure puoi sbuffare, annoiarti e imprecare continuando a lamentarti.
Ma vorrei farti notare che, se tu oggi sei sdraiato sul divano, sei un privilegiato!!!
Esercizio della gratitudine
Abituati a tenere accanto al tuo comodino un quaderno e ogni mattina quando ti svegli e ogni sera prima di coricarti, scrivi almeno 10 motivi per cui sei grato.
Questo è il regalo più bello che ti possa fare.
In questo modo riuscirai a spostare il focus su ciò che di bello c’è ora nella tua vita e non più su ciò che ti manca.
Allenerai così la tua mente alla continua ricerca di abbondanza anziché scarsità.
CAMBIO DI PARADIGMA
Là fuori ci sono medici ed infermieri in prima linea che stanno affrontando un’emergenza sanitaria mai vissuta prima, ai quali è sbattuta in faccia quotidianamente la morte, la paura, il dolore.
Sono persone proprio come te, con le tue stesse fragilità e debolezze che vivono costantemente in ansia, di corsa e si sentono addosso la responsabilità della vita di altri esseri umani, spesso indecisi sul da farsi, indecisi magari se far proseguire una vita piuttosto che un’altra per mancanza di letti o di respiratori e sono le stesse persone che cercano di accompagnare nel modo più dignitoso che possono coloro che sono prossimi alla morte.
Forse non ci avevi pensato, probabilmente ora stare al caldo sul divano, libero da mascherina, occhiali e tuta protettiva ti piacerà di più e grazie a questo cambio di paradigma comincerai a ringraziare.
TECNOLOGIA E INFORMAZIONI
Lavorando ormai da 7 anni online come life coach, mi sento, oggi più che mai, una privilegiata perché posso continuare, grazie alla tecnologia, a portare i miei messaggi nelle case di migliaia di persone.
Se utilizzata per scopi costruttivi, la tecnologia è un potente alleato su cui fare affidamento. Ci permette di rimanere in contatto, di rimanere connessi con ciò che più ci interessa e ci dà la possibilità di studiare, leggere, condividere, imparare ed arricchire il nostro bagaglio di strumenti utili alla nostra crescita.
Vi sarete accorti, però, che i mass media spesso sfruttano il loro potere per creare il panico, per amplificare le paure, per fornire notizie approssimative che mandano in confusione e creano ansia, per mostrarci sempre il peggior scenario mandando in crisi anche la persona più centrata di questo mondo.
Il mio consiglio è quello di spegnere la TV e accendere il cuore.
Coltivate le vostre passioni, leggete, studiate una nuova lingua, giocate con i vostri figli, fate attività fisica, disegnate, ballate, cucinate, sistemate la foto delle vacanze (lo so che ce le avete sparse ovunque☺), guardate un film…
Insomma, fate qualcosa che vi diverte, fate tutto ciò che possa nutrire la vostra mente ma allontanatevi dal televisore, così facendo le vostre emozioni vi ringrazieranno, dormirete meglio, sarete più serene e farete sogni migliori.
SUBCONSCIO
Ricordatevi che il vostro subconscio registra ogni informazione che riceve e la prende per vera.
Lui non fa distinzione tra un fatto realmente accaduto e una cosa che avete semplicemente pensato. Lui in automatico la prende per vera e proiettando nella vostra mente un film e la qualità di questo film dipenderà dalla qualità dei contenuti che voi deciderete di inserire nella vostra mente.
Ne abbiamo ampiamente parlato nel webinar “Rendi il subconscio il tuo alleato con le visualizzazioni”, clicca qui per approfondire.
Contribuite a rinforzare il vostro sistema immunitario con pensieri positivi, sforzatevi a cogliere il bello in ciò che state vivendo, siate propositivi e imparate dai momenti più difficili a nutrire la vostra vita di positività, altrimenti sarete predisposti a valutare sempre come prima opzione ciò che potrebbe andare male anziché ciò che potrebbe risolversi.
I media sembra quasi che si divertano nell’ingigantire i problemi, sfruttando la sensibilità delle persone più deboli e contribuendo a creare sgomento anche quando le cose sembrano prendere una piega migliore.
Questo ci indebolisce e inevitabilmente ci porta a disperdere le nostre energie, preziose per rimanere centrati e in equilibrio.
PIANIFICARE
Ora più che mai sarebbe utile pensare a cosa puoi fare per rivedere le tue abitudini disfunzionali, così da migliorare ancor di più la qualità della tua salute.
È il momento del lasciare andare, del costruire, dell’andare verso ciò che per te è davvero importante.
Potresti rivedere la tua alimentazione, pianificare alcuni obiettivi che desideri raggiungere, potresti magari impegnarti a puntare la sveglia mezz’ora prima del solito per trascorrere del tempo tra te e te, in silenzio, prima che il resto della famiglia si svegli, così da iniziare a prenderti cura del tuo corpo e della tua mente (soprattutto).
DIALOGO INTERIORE
- Com’è la qualità dei tuoi pensieri in questi giorni?
- Quali sono i pensieri che si ripetono spesso e non ti danno tregua?
- Quanto i tuoi pensieri ti stanno condizionando?
- Ci avevi mai fatto caso prima?
Fai in modo di riprogrammare il tuo dialogo interiore scrivendo su un foglio tutte quelle frasi negative che riproponi costantemente nella tua mente. Scrivi le tue paure più grandi, butta fuori tutto ciò che pesa e che senti essere responsabile della tua inquietudine e della tua insofferenza.
Poi riprogrammale in positivo, scrivendo su un foglio le frasi al momento presente, come se quella cosa l’avessi già ottenuta.
Questo è un ottimo esercizio per lasciare andare e per calmare la tua mente.
Non aspettare, il momento per fare questo esercizio.
Il momento migliore è ora!
L’IMPORTANZA DEL TEMPO
“Lo faccio dopo” non è più ammesso, lo capisci? Non c’è più tempo da perdere.
Il tempo, l’unica risorsa che appena vieni al mondo incomincia ad esaurirsi.
Il tempo, quella risorsa dal valore inestimabile che scorre alla velocità della luce.
Fermati, apri gli occhi e realizza che di tempo, probabilmente, ne hai già perso fin troppo.
- Cosa fai tutti i giorni per occupare il tuo tempo?
- Come lo stai sfruttando?
- Stai imparando qualcosa di nuovo ogni giorno?
Vi state accorgendo che coloro che durante l’anno si fingono sempre indaffarati e dicono di non avere mai tempo, anche ora che ne hanno a disposizione tantissimo, non concludono nulla?
- Sei tra quelli che si raccontano un sacco di scuse oppure stai cogliendo le infinite opportunità dell’avere così tanto tempo a disposizione in questi giorni?
“Lo faccio dopo” non è più ammesso perché dopo potrebbe essere troppo tardi!!!
Se pensi sia una frase fatta, chiedilo a chi in questi giorni ha perso una persona cara e non ha potuto nemmeno condividere con lei gli ultimi attimi della sua esistenza, non gli ha potuto dire grazie, non gli ha potuto tenere la mano e non ha nemmeno potuto dargli l’ultimo abbraccio o guardarlo negli occhi per l’ultima volta.
Quanti rimorsi, quanti rimpianti, quanto dolore!
Quante cose avrebbero voluto fare quelle persone che questa situazione non glielo ha permesso?
E a tal proposito ti chiedo…
SITUAZIONI IN SOSPESO
- Quante situazioni hai in sospeso in questo momento?
- Quante situazioni ti fanno ancora soffrire ma non hai mai avuto il coraggio di risolverle?
- Magari proprio con una delle persone che più conta nella tua vita?
- Magari sarebbe il caso di metterci una pietra sopra, che dici?
Forse è arrivato il momento di tirare una riga e di rivedere le tue priorità.
Ecco che il perdono in queste situazioni diventa il protagonista.
Il perdono ha la capacità di alleggerire il nostro cuore.
Il perdono ci rende liberi.
Il perdono è un dono che facciamo a noi stessi.
E la scelta che fai, tra odio o perdono, diventerà la storiadella tua vita.
Guarda a questo momento così difficile come se fosse un maestro, un suggeritore, metaforicamente parlando potrebbe essere un caro amico che ti sta dando il consiglio giusto al momento giusto.
Cerca di accogliere questo messaggio anche se ti costa caro, perchè oggi sei ancora in tempo per fare quella telefonata, per mandare quel messaggio, per chiedere scusa, per recuperare.
Fallo ora, perché domani potresti non avere più tempo.
Questa, se ci pensate, è una crisi che tocca tanti aspetti.
È una crisi economica, sociale, politica, religiosa, spirituale, ambientale che ci sta aprendo gli occhi.
Ci sta dando la possibilità di cogliere il vero significato della nostra esistenza, ci sta dando opportunità grandi da cogliere al volo.
Non sprecatele, ve lo chiedo per piacere!
Perché se tu diventerai una persona migliore, potrai influenzare, con il tuo esempio, le persone che solitamente frequenti e questo farà si che, a effetto domino, ci saranno sempre più persone migliori nel mondo. E così potremo godere tutti di uno spettacolo migliore.
LA TERRA RINGRAZIA
L’inquinamento è diminuito, l’aria è più pulita, il cielo è terso, molti animali sono tornati a farci visita anche in città.
- Vi siete chiesti cosa si staranno chiedendo in questi giorni gli animali?
- Cosa staranno pensando di noi?
- Ci daranno per dispersi?
- Staranno esultando per la nostra scomparsa?
Forse, ora che siamo chiusi in casa, abbiamo la possibilità di sperimentare in prima persona quello che provano loro quotidianamente a causa del menefreghismo dell’uomo.
Il nostro pianeta è in grande difficoltà, la nostra terra è malata e noi ora come possiamo pretendere di non ammalarci di conseguenza?
Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sani in un mondo malato!
Abbiamo peccato di arroganza e superficialità.
Abbiamo sfruttato la Terra in ogni modo, facendo soffrire ogni essere vivente animale e vegetale, perché noi dovremmo sentirci esclusi in questo “gioco” se abbiamo detto che siamo parte del tutto?
Riflettiamo su cosa possiamo fare da oggi in poi per essere più rispettosi nei confronti di Madre Terra.
Ricordiamoci che noi non siamo i padroni ma gli ospiti di questo pianeta e sarà bene iniziare fin da subito a comportarci come tali.
CONCLUSIONE
Personalmente la pandemia non la vedo come un disastro e nemmeno come una catastrofe.
Credo sia un evento straordinario e necessario per dare all’uomo una seconda possibilità, la vedo come una grande opportunità, come un trampolino di lancio verso una vita e una società migliori, popolata da persone più civili, responsabili, consapevoli, generose, attente, sensibili, amorevoli e rispettose.
Avete idea del mondo che ci aspetta se ognuno di noi farà tesoro di questi insegnamenti?
Sono tutte lezioni che dobbiamo necessariamente tenerci strette anche quando tutto questo sarà finito. Perché sono queste lezioni che ci daranno la possibilità di rinascere e la forza di fronteggiare ciò che ci attende.
Probabilmente saremo più poveri a livello economico ma, se avremo colto il senso di tutto questo dolore, saremo tutti più ricchi dentro.
Un virus è stato capace di fermare il mondo costringendoci a modificare le nostri abitudini in tempi brevissimi, cambiando così sia la nostra vita sia interiore che esteriore.
FACCIAMO TESORO DI QUESTO.
Concludo dicendo che chi uscirà da questo periodo uguale a prima, con le stesse priorità, con gli stessi ideali, con la stessa testa e con gli stessi valori e bisogni e non si sarà impegnato a lavorare su sé stesso e non si sarà chiesto come può contribuire a rendere il pianeta un posto migliore, avrà sprecato un’enorme opportunità e un’occasione irripetibile.
Chi, invece, ne uscirà trasformato, sarà stato capace di comprendere che momenti come questi sono utili per dare un senso alla propria esistenza, per evolvere, per condividere e per diventare una persona migliore e solo così potrà contribuire a portare valore alla vita di ognuno di noi.
Buon risveglio di massa
Se condividi le mie parole, ti chiedo di aiutarmi a far girare il più possibile questo articolo condividendolo, così che il Pianeta torni presto a splendere.
Con immensa gratitudine.
Scrivi un commento