Sono certa che, se mi stai leggendo, è perché anche tu stai attraversando l’esperienza del dolore, qualcosa che io ho sperimentato in tutta la sua forza attraverso la fibromialgia.

Quindi sono sicura che conosci tutti quei sintomi legati a questa patologiadolore cronico, insonnia, astenia, annebbiamento del cervello, mancanza di concentrazione, cefalee, rigidità muscolare, colon irritabile, senso di disequilibrio, di instabilità se non addirittura vertigini, formicolii e senso di intorpidimento, disturbi gastrointestinali, crampi, ansia e depressione.

E sono convinta che tu conosca la sofferenza che si prova nel non essere compresi, nell’essere considerati dei malati immaginari, nel non riuscire a spiegare cosa stia davvero accadendo dentro il tuo corpo.

Verosimilmente avrai avuto una diagnosi da un medico che ha dimenticato che il suo è un lavoro delicato, dove la sensibilità e la comprensione dovrebbero essere d’obbligo, e per questo si è limitato a comunicarti quella che per lui è una semplice diagnosi, ma che, dentro di te, risuona come una sentenza di condanna:

“Signora, lei ha la fibromialgia, malattia cronica e incurabile, non si sa da cosa dipenda, non esiste una cura, per ora sembrano funzionare solo antidolorifici e antidepressivi”.

Questo è quello che mi sono sentita dire dal reumatologo dopo anni di esami e di accertamenti estenuanti, di visite mediche dove mi sono state comunicate le diagnosi più svariate e assurde!

Per me, che ho fatto dello sport la mia vita, è stata una condanna a morte!

Ho vissuto per anni con questa etichetta appiccicata addosso a tal punto che io stessa mi ero identificata totalmente con la fibromialgia!

Me la sono presa con il destino, con Dio, con me stessa, con chi mi stava intorno e non mi capiva,
alimentando così dentro di me una rabbia che era diventata talmente devastante da avvelenarmi ancora di più del dolore fisico che provavo.

Mi sono rinchiusa in me stessa annientandomi completamente, combattendo ogni istante una guerra con quella che consideravo il peggior incubo che potesse capitare nella vita: la fibromialgia!

Ora, io non so a che punto tu sia in quello che sembra davvero essere un calvario, come quello che ho appena descritto, ma ho ottime notizie per te e vorrei procedere per punti in modo che possano restarti ben impressi nella mente dei concetti che vorrei possano poi infiltrarsi fin dentro il tuo cuore.

Alcune cose ti sembreranno delle assurdità o delle stupidaggini come le erano sembrate a me quando ho iniziato il mio percorso accanto a Vittoria Diamanti, donna dall’incredibile valore umano e professionale.

A lei e alla sua dedizione nei miei confronti devo la vita!

Le 6 più grandi verità sulla fibromialgia

numero unoLA FIBROMIALGIA NON È UNA MALATTIA!

Togliti subito dalla testa che sei afflitto da una malattia! Il termine “fibromialgia” letteralmente sta a significare “dolore muscolare dei tessuti fibrosi”.

Non c’è nessun esame tecnico che la possa diagnosticare perché non è una malattia.

Si tratta di una tensione muscolare continua e costante che a lungo andare provoca dolore. Ma non è una malattia!

Tengo a ribadirlo perché è importantissimo non identificarsi come malati!

Mi chiederai: e allora cos’è? È una sofferenza dell’anima che si traduce nel corpo! E la sofferenza dell’anima si può trasmutare in gioia!

La guarigione è un fatto d’amore.

A questo livello il concetto di malattia non esiste. Esiste la mancanza di amore tradotta nel corpo!

Elimina il termine malattia dal tuo vocabolario perché la visione che di solito se ne ha è che si tratta di una brutta bestia che colpisce una persona sfortunata che non può fare nulla se non sperare di guarire!

La fibromialgia non è altro che un segnale che l’anima utilizza per dirci che stiamo percorrendo un’idea sbagliata di noi stessi! Ci porta un messaggio e nel momento in cui siamo in grado di comprenderlo e di agire di conseguenza la fibromialgia ci abbandonerà perché a quel punto non avrà più ragione d’essere.

numero dueLA FIBROMIALGIA NON È CRONICA E INCURABILE!

Ho testato sulla mia pelle che i pensieri determinano la nostra realtà! Io non mi rendevo conto della quantità incredibile di pensieri negativi che invadevano la mia mente durante la giornata! Trasformarli in positivi ha fatto una differenza enorme nella mia quotidianità!

E, soprattutto, cerca di distogliere il pensiero dal dolore, cerca di distrarti, fai un’attività creativa, quale leggere, scrivere, dipingere, insomma cerca di tenerti occupato in qualcosa che ti piace e mentre fai questo ricordati di te stesso.

Intendo dire che devi essere presente all’azione che fai, non eseguirla meccanicamente lasciando che la mente vaghi tra passato e futuro o si concentri su altro!

Non è la fibromialgia ad essere cronica; il pensare troppo ad un problema lo rende cronico! Per non lasciarsi sopraffare dai pensieri, il mio consiglio è quello di vivere nel qui ed ora e di scegliere di vivere nella gioia!

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Siamo esseri dotati di libero arbitrio e abbiamo il potere di scegliere che emozioni provare, abbiamo il potere di decidere se vivere ogni istante con gioia o con rabbia! Ricordati che a prescindere dalla situazione esterna, siamo sempre noi a scegliere cosa pensare, come sentirci, come parlare e agire.

Mi piace utilizzare questa metafora: un marinaio non può controllare una tempesta e non può impedire che accada, ma può affrontarla con successo agendo sulla velatura della propria barca! Analogamente puoi affrontare la fibromialgia agendo sulle tue risorse fisiche, psichiche ed emotive!

La vita è uno  splendido viaggio dove non si è mai fermi, è un cambiamento continuo. Tutto ha un inizio e una fine e ciò che ci ha accompagnato ieri, oggi potrebbe non esserci più! Quindi, quando qualcuno ti dice che hai una patologia cronica ed incurabile… non crederci! Mai!

numero treAMARE SÉ STESSI

Io credo che la fibromialgia, come del resto qualsiasi altra patologia, abbia origine proprio dalla mancanza di amor proprio. Amare sé stessi vuol dire accettarsi in quanto persona degna di rispetto perché così si è deciso.

Vuol dire innanzitutto amare il proprio corpo e prendersene cura! Alimentarsi in modo sano e corretto, concedersi delle coccole quali ad esempio delle sedute al centro termale, immergersi in un bagno caldo a fine giornata, accarezzare amorevolmente la parte del corpo che sentiamo dolente, parlare alle proprie cellule come se fossero un insieme di tanti piccoli individui che non aspettano altro che essere ascoltati, regalarci un massaggio, dedicarsi a pratiche quali qi-gong o meditazione, saperci concedere sempre le giuste ore di sonno.

Non avevo mai fatto nulla di tutto questo nella mia vita!

E vi assicuro che a lungo andare, con una dedizione continua e costante, i risultati arrivano! Amare sé stessi vuol dire rispettarsi, vuol dire smettere di dire di “si” agli altri quando dentro urliamo “no!”, vuol dire allontanare da sé tutte le persone che non ci fanno stare bene, vuol dire agire sempre per il proprio bene e non per quello degli altri.

Vuol dire considerarsi sempre la priorità in ogni situazione, vuol dire esprimere ciò che si è senza vergognarsi e senza sensi di colpa. Se non credi in te stesso, non ti valorizzi e non capisci che hai tutto il diritto di sbagliare e di imparare ad essere felice, nessuno lo farà per te.

numero quattroELIMINA OGNI PAURA E SMETTI DI TENERE TUTTO SOTTO CONTROLLO

La paura paralizza!

E la fibromialgia è in fondo una specie di “paralisi” dei muscoli, come se vivessero in un continuo stato di allerta e di preoccupazione.

Ho passato una vita cercando di tenere tutto sotto controllo e fare in modo che certe situazioni non mutassero mai, ma ho compreso che noi non abbiamo il controllo di nulla e che la vita è cambiamento.

Arrabbiarsi, deprimersi o farci cogliere dall’ansia per quello che sfugge al nostro controllo è una perdita enorme di energia e tempo.

In proposito, mi permetto di citare le parole del libro “Poiesis” di Erica Francesca Poli:

“quando accogliamo l’incertezza, il rischio, il pericolo, la fragilità, l’insicurezza, la paura, allora l’anima è contenta di noi, perché ci possiamo finalmente accorgere che c’è qualcosa che non sappiamo, anzi sappiamo che tutte le nostre certezze svaniscono. Sarebbe bene dare un grande valore all’incertezza, viverla come qualcosa di importante e di positivo, che ci permette di non essere in un solo modo, un solo personaggio, in una sola direzione”.

Per anni ho ripetuto sempre le stesse azioni, sempre nello stesso modo, ho frequentato sempre le stesse persone, avuto sempre le stesse idee e gli stessi pensieri. In questo tipo di atteggiamento ricercavo sicurezza, ma il bisogno di sicurezza ostacola qualsiasi tipo di crescita!  

Per modificare questo comportamento ho incominciato a cambiare abitudini per aprirmi al cambiamento; quindi prova anche con azioni banali, tipo fare una colazione diversa dal solito, lavarsi i denti con la mano sinistra, provare un nuovo ristorante, ascoltare un nuovo tipo di musica, praticare un nuovo sport, iscriversi ad una palestra diversa dal solito.

Tutto questo aiuta a scoprire nuove capacità, nuove passioni e nuovi modi di vivere. Prova a sperimentare il più possibile in ogni ambito, all’inizio questo richiederà un grande sforzo ma poi ci prenderai gusto!

numero cinqueACCETTAZIONE

Sembra assurdo ma accettare la fibromialgia è il primo passo verso la guarigione. Se ti ostini a combatterla sarai destinato inevitabilmente a perdere.

Io sono riuscita a fare questo approcciandomi al concetto di un ordine delle cose più grande di noi e di una legge di causa-effetto secondo la quale nulla è a caso, tutto ciò che accade ha un senso e se sappiamo pazientare vedremo che ogni situazione della vita, buona o cattiva, è un pezzettino di un puzzle meraviglioso che man mano che viviamo va componendosi sotto i nostri occhi.

Non ho mai creduto a questo ordine di cose ma se ti affidi alla vita e sei ricettivo ai messaggi che manda ogni giorno vedrai che quelle che sei abituato a chiamare coincidenze in realtà non lo sono affatto.

Non esistono infatti le coincidenze, esiste la sincronicità e dietro gli eventi sincronici che accadono nella nostra vita si nasconde un messaggio, un segnale che indica la strada da percorrere.

La fibromialgia non è comparsa a caso nella mia vita, non sono stata più sfortunata di altri, non è una punizione del destino, la fibromialgia è arrivata per portarmi un messaggio ben preciso: bisogna cambiare direzione e registro!

E io oggi posso dire che questa patologia è stata la più grande opportunità della mia vita!!!

So che queste parole possono sembrare assurde ma devi imparare a fidarti e affidarti alla vita, è tutto programmato affinchè la tua anima possa evolvere e trovare la strada che le consenta di raggiungere il suo scopo!

Spetta a te decidere se ascoltare questi messaggi e attivarti per attuare il cambiamento che è necessario oppure lasciarli cadere nel vuoto!

Credimi che vale la pena provare ad ascoltarli! Se ci pensi bene l’antidoto per il veleno si ricava dal veleno stesso: quindi qualunque situazione tu stiva vivendo, per quanto dolorosa possa essere, sforzati il più possibile di non rifuggirla, sforzati di presenziare con tutto il tuo essere finchè un giorno la gratitudine prenderà il posto della rabbia e della rassegnazione.

CONDIVISIONE

Tengo a precisare che tutto quello che ti sto raccontando è frutto di un lavoro durato anni.

Non importa la tempistica, certo non ti illudo dicendo che il percorso sia breve ed in discesa.

È arduo, difficile, pieno di insidie, di cadute, di lividi, ma anche colmo di gioie, di soddisfazioni, di traguardi raggiunti, e poi ancora pieno di ricadute, di scalate da affrontare, di momenti di sconforto e desolazione, ma anche colmo di gratificazione e di contentezza.

È un po’ come stare sulle montagne russe, è tutt’altro che facile eliminare le proprie credenze e cambiare gli atteggiamenti adottati da una vita.

E in questa dinamica altalenante ciò che fa la differenza è la condivisione!!

Non rinchiuderti mai in te stesso! È un errore fatale!!!

Avere la possibilità di confrontarsi con persone che parlano la tua stessa lingua, che comprendono le tue problematiche perché le hanno vissute o le stanno vivendo in prima persona, permette di procedere nel percorso con maggior fiducia e ottimismo.

Poter modellare il comportamento di chi ha risolto un tuo stesso problema adottando il suo stesso atteggiamento o applicando la sua stessa soluzione è di grandissimo aiuto!

In un percorso di crescita è fondamentale avere accanto una guida come Vittoria Diamanti.

Per me lei ha fatto la differenza tra sopravvivere inconsapevolmente e vivere una vita straordinaria. Ed è di estrema importanza trovare accanto a sé persone che stanno affrontando lo stesso cammino, perché ho davvero vissuto e sperimentato che un dolore condiviso è un dolore dimezzato, una gioia condivisa è una gioia raddoppiata!

Sono guarita dalla fibromialgia? No, perché non c’è nulla da guarire, solo permettere alla propria anima di esprimere il suo potenziale e realizzare lo scopo per cui è qua.

Ho ancora dolori? Sì, li ho.

E sai quando? Quando non mi prendo cura di me, quando mi lascio sopraffare dai pensieri negativi, quando mi oppongo agli eventi indesiderati anziché accoglierli, quando metto sotto sforzo il mio corpo ignorando i messaggi che mi lancia, quando mi impegno a soddisfare le esigenze di chi mi circonda trascurando le mie, quando permetto alla rabbia di prendere il sopravvento.

Ho i dolori quando lascio che le paure mi paralizzino, quando vivo nel passato o nel futuro perdendomi il presente, quando agisco anche contro il mio sentire pur di procurarmi l’approvazione altrui, quando mi incolpo per gli errori commessi anziché imparare da essi e vederli come un’occasione di crescita.

La fibromialgia è diventata un’alleata, una specie di campanello d’allarme che si attiva ogni volta che manco di rispetto a me stessa a qualsiasi livello: mente, cuore e spirito.

Ognuno dei punti che ho indicato meriterebbe ore ed ore di trattazione, per questo alla fine ti indicherò i titoli di alcuni libri che sono stati fondamentali e di grandissimo aiuto per me.

Mi preme ricordare un’ultima cosa: cambiare costa fatica!

Quindi sappi che ogni fibra del tuo essere opporrà resistenza al tuo arduo impegno di eliminare tutto ciò che non ti serve più! Dunque armati di molta pazienza, lavoro sodo, pensiero lucido, buon umore e fiducia in te stesso.

Fidati e affidati completamente ad una guida, non una qualsiasi, lascia che sia la tua anima a scegliere!

Non so spiegarti a parole ma quando la incontrerai la saprai riconoscere!  Ogni volta che cadrai, rialzati; ogni volta che ti sembrerà di voler gettare la spugna, riprendi coraggio; ogni volta che sarai colto dallo sconforto, riacquista fiducia nella vita; ogni volta che piangerai per la disperazione, asciuga le tue lacrime con amore; ogni volta che il lavoro fatto ti apparirà inutile, insisti; ogni volta che vedrai solo buio intorno a te, continua a cercare la luce nella tua anima!

I risultati arriveranno, garantito!

Con amore,
Elsa

Ringrazio Elsa per questo splendido articolo!

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