Si può guarire di Fibromialgia senza l’uso dei farmaci?
La domanda è piuttosto esplicita e diretta: è davvero possibile guarire dalla Fibromialgia? Dalla “malattia” invisibile, da quel dolore che c’è ma spesso non si vede? E proprio perché non si vede, come si fa a risultare credibili agli occhi del mondo?
Quando non si viene creduti la frustrazione aumenta sempre di più e non fa altro che peggiorare le cose. Spesso nemmeno dai medici veniamo creduti e così ci tocca circumnavigare il pianeta per trovare qualcuno con un’acuta sensibilità che ci possa aiutare.
Ricordo la fatica nello spiegare quello che accadeva dentro il mio corpo senza essere presa per pazza… Ma se con il dolore cronico non hai mai avuto a che fare, è impossibile comprenderlo.
E poi, dopo un lungo percorso, ho smesso di cercare comprensione dalle persone intorno a me, ho deciso di mettere la parola FINE alla lotta estenuante contro la Fibromialgia, ho scelto di accoglierla e di rendermi disponibile a fare tutto ciò che era necessario per tornare a vivere.
Spesso però ci si sente soli, soli contro tutti e si ha una paura incredibile di rimanere soli.
Abbiamo paura di essere abbandonati, di risultare noiosi e pensanti, cadendo in frustrazione, spesso anche in depressione. La vita si trasforma in un incubo e nella mente di un fibromialgico, che già soffre fisicamente, si innescano dei meccanismi distruttivi che lo stendono al tappeto, dando vita a emozioni come la rabbia, la tristezza, l’apatia, la collera.
La mente gioca il ruolo più importante e, se non è sintonizzata sulla frequenza giusta, è la prima che ci infligge la pena più dura.
Ho sofferto di Fibromialgia per 30 anni, e oggi io sono asintomatica! Ho detto asintomatica, non guarita!!
Anni fa, quando condividevo la mia storia parlavo di guarigione… Poi ho compreso che creavo un po’ di confusione e allora ho preferito utilizzare il termine ASINTOMATICA = SENZA SINTOMI.

Non ho più alcun sintomo della Fibromialgia!
La verità è che non ho più alcun sintomo perché ho imparato a conoscere la Fibromialgia a tal punto da gestirla molto bene sotto ogni aspetto. Sono consapevole che sarà la mia fedele compagna di viaggio a vita, ma ora, ho tutti gli strumenti per godere di ottima salute.
Ho sofferto dall’età di 3 anni, nessuno mi aveva dato alcuna speranza, i medici mi dissero che sarei peggiorata in anno in anno e che sarei potuta finire su una sedia a rotelle. Avevo solo 18 anni quando mi fecero la diagnosi, che vita avevo davanti a me? Cosa mi aspettava?
Mi convinsi che ero malata e come tale mi comportavo, ero convinta che non sarei mai riuscita a guarire e che avrei dovuto prendere antidolorifici e psicofarmaci per tutta la mia vita. Quella era la strada più semplice ma che non mi avrebbe portato alcun beneficio, anzi!!! Ma che, ahimè, perseguii per lungo tempo.
Poi è iniziato il percorso verso la mia rinascita!
Qualcosa accadde e il 4 Febbraio del 2013. Mi resi conto che io non ero la Fibromialgia, ma ero molto, molto di più. Io non volevo più stare nello scaffale “Fibromialgia” in cui i medici mi avevano inserita appiccicandomi addosso un’etichetta che comprometteva totalmente la mia identità.
Ho impiegato anni prima di poter essere asintomatica perché mi ci è voluto del tempo per trovare le persone giuste a cui affidarmi. È un vero e proprio lavoro di squadra certosino che agisce in sinergia con più professionisti… Bisogna darsi la possibilità di osare, di sperimentare, di “fallire”, di riprovare e riprovare ancora senza mai perdere le speranze.
Il dolore mi ha dato la forza di spingermi oltre ogni limite e di approcciarmi a questo lavoro con totale fiducia e, nel tempo, il modo in cui ho scelto di affrontare la fibromialgia è stato premiato.
Come per magia, lungo il mio cammino, ho incontrato tutte le persone di cui avevo bisogno per tornare a vivere in equilibrio… E non si tratta di fortuna, io quelle persone me le sono andate a cercare, ho macinato km e km e speso tutto quello che avevo pur di stare bene.
Sono consapevole che c’è chi se ne approfitta di chi soffre, è capitato anche a me di finire nelle mani di ciarlatani, farabutti e di gente che mi ha trattata a pesci in faccia dandomi dell’ipocondriaca, ma non sono riuscita a fermarmi perché la mia motivazione era più forte di qualsiasi cosa.
Guarire dalla Fibromialgia: cosa si nasconde dietro?
Questo per dirvi che dietro alla mia asintomaticità, oltre alla mia life coach che è stata fondamentale, c’è un team molto preparato che mi ha fornito tutti gli strumenti per raggiungere il mio obiettivo, e che scelgo di condividere con voi in questo articolo.

Quali sono i sintomi più comuni della Fibromialgia?
Riguardo i sintomi della Fibromialgia sicuramente ce ne sono molti di comuni, ma fra tutti ce n’è uno che accomuna chiunque soffre di Fibromialgia: il dolore e la rigidità muscolare! Il nostro corpo è un sistema molto intelligente che riflette esattamente il nostro modo di essere. Inizia a chiederti quale approccio hai avuto nei confronti della vita, se hai fatto di tutto per rimanere immobile e invisibile, oppure se, al contrario, hai trascorso la vita in compagnia della paura, cercando costantemente certezze per tenerla a bada.
Per la rigidità e il dolore muscolare esiste un antidoto, e si chiama ESPERIENZA! Ne ho ampiamente parlato in un articolo del mio blog, che ti invito a leggere cliccando sul bottone qui sotto.

Ovviamente la rigidità e il dolore muscolare non sono gli unici sintomi relativi alla Fibromialgia, per questo ti elenco qui sotto quelli che per me sono stati rilevanti. Da questo elenco elimina cliccando sulla X quelli che ritrovi anche tu per la tua esperienza.

Identikit di un Fibromialgico, i 5 atteggiamenti più comuni
Il fibromialgico è una persona estremamente sensibile, vale a dire molto ricettiva agli stimoli esterni e incapace di mantenere un atteggiamento sufficientemente distaccato da ciò che gli accade. Ma quali sono, nel dettaglio, gli atteggiamenti più comuni che ho riscontrato, in questi anni, lavorando con i fibromialgici? Ci sono dei comportamenti che ritornano, che si ripetono in ogni persona che soffre di Fibromialgia, come i pensieri, gli atteggiamenti, i problemi e le difficoltà che incontrano? Ti consiglio di cliccare qui sotto e leggere l’articolo dedicato!
Tutto quello che chi soffre di Fibromialgia vorrebbe dire a medici, familiari e amici
Cosa prova un fibromialgico? Cosa accade dentro al suo corpo, quali paure si scatenino nella sua mente? Ho voluto dar loro voce attraverso una domanda nel gruppo “Fibromialgia e Testimonianze”:
raccontami quello che vorresti che gli altri (medici, parenti, partner, amici, colleghi, datori di lavoro, famiglia, …) capissero riguardo la Fibromialgia. Cosa ti aiuterebbe? Cosa ti farebbe sentire meglio? Ho raccolto le loro risposte in un articolo ricco di pensieri, gioie e frustrazioni, in forma del tutto anonima. Puoi leggerlo cliccando sul bottone qui sotto!

Perché affidarsi a qualcuno per guarire dalla Fibromialgia?
Per me affidarmi ad una Life Coach è stata la scelta migliore che potessi fare.
Vuoi sapere se è stato un percorso duro? Siii, durissimo, soprattutto all’inizio!!
Le cose da fare erano davvero troppe, mi sembrava assurdo dover passare la maggior parte del mio tempo a:
- osservare la qualità dei miei pensieri,
- fare ricerca,
- prendere integratori,
- leggere libri,
- ricordarmi cosa potevo o non potevo mangiare,
- fare un lavoro su me stessa così profondo da andare spesso in crisi
- camminare quotidianamente,
- meditare,
- visualizzare,
- disintossicarmi da tutto ciò che aveva contribuito a ridurmi in quel modo,
- spiegare a chi viveva con me, il mio nuovo stile di vita… Ma, soprattutto, il mio nuovo punto di vista rispetto alla sofferenza che mi accompagnava da quando avevo solo 3 anni.
Mi sembrava tutto così difficile… Era troppo! Oltre al dolore dovevo gestire ogni minuto della mia giornata in modo nuovo e complesso.
Ma quale alternativa avevo?
Ero a un bivio… Ho tentennato un attimo ma poi ho scelto la strada in salita, sapendo che se avessi avuto la determinazione per percorrerla, mi avrebbe portato dritta alla meta.
E così, pian pianino, mi sono rimboccata le maniche e ho creduto che fosse possibile lasciarsi alle spalle tanto dolore, un dolore incessante, itinerante e pungente.
Ci sono stati giorni più duri di altri, in cui la voglia di mollare era sempre lì a tentarmi, ma non ho mai ceduto psicologicamente, non ho mai dubitato un secondo che tutti gli sforzi fatti non sarebbero serviti a nulla. Anzi!!!
Ho scelto di credere in me, nel mio mentore e nella mia forza interiore, anche quando il mio corpo sembrava non seguire la mia mente.
Sentivo di essere disposta a rinunciare a qualsiasi cosa pur di farcela e pur di tornare a vivere… Ma vivere davvero.
Anche per Elsa è stato proprio così!
Nel mio percorso ho passato il favore a molte persone, tra cui Elsa, una ragazza unica che ha deciso di prendere in mano la sua vita e farne un capolavoro.
Mi accorgo immediatamente, fin dal primo colloquio, di quale vantaggio enorme sia rivolgersi a qualcuno che ha sperimentato la tua stessa esperienza. Nessun libro o seminario, nessuna conferenza o laurea, nessun mentore o guru potrà mai darti e comunicarti la stessa consapevolezza e conoscenza che acquisisce chi sperimenta il tuo stesso dolore in prima persona. -Elsa-
Elsa ha deciso di raccontare i suoi passi, quelli che le hanno permesso di uscire da tanta sofferenza dopo una strada in salita ma tutta da scoprire e da vivere! Sono orgogliosa di lei e vi invito a leggere il suo articolo per capire realmente quali sensazioni ed emozioni ha vissuto in questi anni. Clicca qui o sulla foto per leggere l’articolo!

Cosa ho fatto per uscire dalla sofferenza della Fibromialgia?
La Fibromialgia è davvero una brutta bestia, ha la capacità di stenderti al tappeto, ma solo se tu glielo permetti. È possibile lasciarsi alle spalle tutto quel dolore ma bisogna essere disposti a uscire dal ruolo di vittime e iniziare a vivere prendendosi delle grandi responsabilità.
Quando ho realizzato che la qualità della mia vita dipendeva solo ed esclusivamente da me, sono rinata.
Avere una corretta alimentazione e integrazione
Nel mio percorso verso la remissione del dolore, ha giocato un ruolo fondamentale una corretta alimentazione e integrazione… Non sapevo che se avessi nutrito il mio corpo con gli alimenti giusti avrei dimezzato gli spasmi, guadagnato energie e lucidità mentale e mi sarei presa cura del mio intestino.
In merito all’integrazione, ti lascio l’approfondimento sul mio blog dedicato a Pharmalab24 “La nutraceutica nella Fibromialgia”. Ho infatti avuto modo di intervistare l’azienda che produce Fibro24 e Condro24, di cui in tantissimi mi avete chiesto informazioni.
Leggi subito l’articolo cliccando qui o sulla foto qui sotto>
Perché serve una corretta alimentazione e integrazione?
Ebbene, in condizioni normali i villi intestinali permettono l’assorbimento fisiologico dei nutrienti. In presenza di un’alimentazione scorretta o di un’alterazione del microbiota intestinale si crea infiammazione della mucosa con perdita della sua permeabilità. Questa alterazione determina il passaggio di molecole oltre le barriere che vengono identificate come estranee e scatenano una risposta immunitaria.
Grazie a degli esami specifici mi sono resa conto che non riuscivo a fornire al mio organismo le giuste quantità di nutrienti e antiossidanti utili per il corretto funzionamento del mio organismo.
Per questo motivo diventa importante fare affidamento agli integratori come la vitamina D, per esempio, che in un fibromialgico, solitamente, è scarsissima.
Un’altro organo strategico per la nostra salute è il fegato, che svolge infatti 3 funzioni principali: regolazione del metabolismo, regolazione della composizione del sangue, sintesi e secrezione della bile. Il fegato ha la funzione di essere un generale che progetta, pianifica, dispone. Gestisce le difese tramite l’elaborazione dell’energia di difesa e la regolazione del sangue. Per questo dobbiamo prendercene cura al meglio.
Inoltre, è fondamentale eliminare i principali alimenti facilitanti della permeabilità intestinale, come lieviti, zuccheri, solanacee, latte, glutine, suino, xantine, è fondamentale per mantenere una corretta flora batterica intestinale.

E-Book “LE RICETTE DEL BENESSERE”
Riduci l’infiammazione nel corpo grazie all’alimentazione.
Questo ebook nasce con l’intento di aiutare tutte le persone che in questi anni mi hanno chiesto cosa mangio per rimanere in salute.
“La Fibromialgia, secondo me IN CUCINA” è un progetto che mi sta particolarmente a cuore perché si tratta di una raccolta di ricette sperimentate negli ultimi 7 anni, che mi ha permesso di prendermi cura del mio corpo e di risolvere parte dei miei problemi di salute.
Amo cucinare, mi rilassa, mi diverte e mi stimola a creare nuovi piatti gustosi al palato ma allo stesso tempo sani. È una passione che ho appreso da mia mamma, una cuoca strepitosa, attenta e creativa.
Sono ricette rielaborate secondo il mio gusto personale, veloci, semplici da eseguire e salutari.

Stress ed emozioni negative: quanto impattano?
Nel corpo di un fibromialgico, stress ed emozioni negative sono la cosa più deleteria e devastante in assoluto, per questo ho imparato a gestirle come si deve.
Avete mai fatto caso che quando siete sotto pressione o vi arrabbiate i sintomi peggiorano in modo importante?
Fino a qualche decennio fa LO STRESS non era considerato un problema di salute, oggi è la principale causa di numerosi disturbi e il principale ostacolo al benessere.
Uno STRESS prolungato nel tempo aumenta il livello di cortisolo e l’infiammazione nel corpo.
L’infiammazione cronica non ha sintomi visibili ad occhio nudo, vedi la Fibromialgia.
Energeticamente ti sfinisce, ti senti esausta.
Lo stress produce radicali liberi che invecchiano le cellule e contribuisce alla degenerazione dei tessuti.
A quali intossicazioni ho prestato attenzione?
Ho rimosso tutte le otturazioni fatte con l’amalgame.
È importante rimuovere le amalgame a base di mercurio perché ne contengono ad altissime concentrazioni ed è una sostanza implicata nelle intossicazioni da metalli pesanti. Questa intossicazione è spessissimo frequente nelle sindromi da stanchezza cronica e nella sclerosi multipla.
Ho poi scoperto che dovevo prestare molta attenzione ai denti devitalizzati.
Una devitalizzazione, o un’eventuale estrazione dentale, può trattenere una sostanza molle infiammatoria, in fase di guarigione, dentro l’osso o attorno all’apice radicolare devitalizzato, e questa l’organismo non è in grado di espellerla.
Questa sostanza genera un disturbo spesso presente nelle malattie infiammatorie croniche come, appunto, la fibromialgia e l’artrite reumatoide. Indicativa per la diagnosi potrebbe essere l’esecuzione di un’ortopantomografia delle arcate dentarie.
La scoperta dell’impatto delle “cicatrici attive”
Ho anche scoperto, grazie all’incontro con un medico, che cosa sono le cosiddette “cicatrici attive” e le ho curate. Le cicatrici post traumatiche e post chirurgiche, in particolare se ipertrofiche e cheloidee, specialmente se legate a processi infettivi o guarigioni difficili, debbono talvolta essere considerate delle vere e proprie patologie e possono frequentemente causare dolore locale o dolore a distanza.
Qualsiasi danno che coinvolga il derma e la giunzione dermo-epidermica comporta inevitabilmente una cicatrice. Fortunatamente solo in una minoranza di pazienti il processo di cicatrizzazione può alterarsi generando cicatrici patologiche e, di conseguenza, modificazioni di carattere estetico e funzionale.
Le cicatrici, se dotate di determinate caratteristiche, possono diventare fonte di alterazioni posturali, di dolori, di disagi organici o respiratori, dunque fonte di patologie oltre che di inestetismi, soprattutto quando alterano la cute in maniera rilevante. La loro “reattività” può essere valutata con test di forza, per stabilire il grado di coinvolgimento negativo all’interno del sistema organico o con test che valutino la biofrequenza come l’EAVI.
Sotto la voce generica di cicatrici vengono inclusi:
- interventi chirurgici,
- ferite,
- abrasioni profonde,
- ustioni,
- tatuaggi.
Tutto ciò che altera lo stato della pelle e la sua integrità, spesso il tessuto cicatriziale, come in questo caso, crea aderenze sottocutanee, perdita di elasticità (cheloidi), oltre a trazione meccanica sul tessuto circostante (pelle, muscolo, organi interni,ecc.).
Cosa è stato fondamentale in questo percorso?
Da sola non ce l’avrei mai fatta. Il mio mentore mi ha supportata per ben 3 anni in questa impresa titanica dove ho imparato ad elaborare la rabbia e a trasformare quel dolore in amore per me stessa e per la vita.
Vi può sembrare una frase fatta da libro “Cuore” ma è proprio nell’amore verso me stessa che è avvenuta la mia rinascita.
Perché quando arrivi a volerti molto bene passando attraverso a tanta sofferenza, tutto il resto viene dopo e riesci ad esprimere la tua vera autenticità, riesci ad essere chi sei veramente senza paura, riesci ad ascoltare il cuore e non ti preoccupi più di soddisfare le aspettative degli altri.
Ah, quante decisioni prese in passato per paura di non essere all’altezza, per il terrore di non essere accettata e quanti NO avrei voluto dire ma che per paura delle conseguenze non ho mai avuto il coraggio di pronunciare.
In questi anni, dopo aver studiato tanto, dopo aver passato ore ore sui libri e su internet a fare ricerca, dopo aver frequentato due scuole per diventare Life Coach, dopo aver partecipato a moltissimi corsi di crescita personale ed essere diventata Insegnante Heal Your Life, sono diventata io quella Life Coach che lavora a stretto contatto con i fibromialgici.
Sono anni che ho scelto di passare il favore, di trasformare il mio limite nel mio più grande talento e di trascorrere ogni giorno ore e ore con chi soffre e non solo di Fibromialgia… Ed è proprio grazie a chi ha scelto di affidarsi a me che ho potuto comprendere molte dinamiche che si celano dietro il profilo psicologico di un fibromialgico.
Lavorare con loro mi ha permesso di assistere a veri e propri cambiamenti.
Ho realizzato che dietro al dolore, qualsiasi esso sia, si celano un’infinità di trappole, conflitti e autosabotaggi che nemmeno potete immaginare. Ma si ha bisogno di qualcuno di esterno per poterli riconoscere, ecco perché dico che da sola non ce l’avrei mai fatta a diventare asintomatica!!!
Vuoi leggere qualche testimonianza?
FIBRO RevolUTION è una raccolta di interviste fatte a quelle persone che hanno voluto raccontare la loro esperienza dopo aver frequentato il percorso “La Fibromialgia, secondo me”, progetto nato qualche anno fa con l’intento di creare un team di professionisti in grado di fornire tutti gli strumenti necessari per affrontare la fibromialgia a 360 gradi, considerando ogni persona nella propria unicità e complessità.
Queste persone raccontano del cambiamento radicale che hanno scelto di attuare nella loro vita, dei miglioramenti che hanno ottenuto durante il percorso, di come si è trasformata la loro sofferenza dopo aver compreso le cause del loro malessere ed essere riuscite a risolvere il loro dolore.
Qui sotto trovi alcune delle loro testimonianze.
Ti lascio di seguito alcuni articoli testimonianza che ho pubblicato in questi anni sul mio blog e altre testimonianze lasciate pubbliche sui miei canali social. Leggendo questi contenuti puoi capire meglio come lavoro, cosa faccio, e quali risultati si possono raggiungere lavorando sull’amore verso sè stessi.






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Lo dico anche nella canzone (ascoltala cliccando PLAY sul video di anteprima che vedi):
È grazie ad un mostro se sono diventata bella!
Si tratta di una canzone che ho scritto per tutti i Fibromialgici, perché il dolore è una chiamata alla vita. Nella nostra società il dolore viene visto come qualcosa da reprimere e difficilmente ci si ferma a interrogarsi sul suo significato.
Eppure, per i Greci il dolore era una grande fonte di insegnamento. Per Eschilo è anche qualcosa di più: è la strada ineludibile che bisogna percorrere per giungere alla conoscenza.
Per me è stata la più grande opportunità della mia vita perché mi ha permesso di trasformare la Fibromialgia nel mio più grande punto di forza e a tal proposito, nessuno può negare che l’esperienza sia la forma più diretta di conoscenza.
Tutto quello che hai letto in questa pagina raccoglie solo alcune delle cose che ho fatto per lasciarmi alle spalle tanto dolore, mi ci vorrebbero km e km di testo per raccontarvi la mia storia e trasmettervi la mia conoscenza nei minimi dettagli, ma avremo modo di incontrarci alle mie conferenze e approfondire nel dettaglio, con tutto il mio team, punto per punto.
Sarebbe bello che ognuno di voi ora senta il desiderio di condividere le mie parole affinchè quante più persone possibili possano incominciare a valutare percorsi alternativi per uscire dalla sofferenza della Fibromialgia.
Grazie di cuore per il sostegno e per aiutarmi a passare il favore.
Credo che ognuno di noi sia su questa terra per uno scopo ben preciso e che ognuno abbia il dovere di lasciare un segno portando valore aggiunto nella vita del prossimo.
Io non sono un medico e ci tengo a sottolineare che tutto ciò che condivido è basato sulla mia storia personale, sui miei studi, sulle mie ricerche e NON sostituisce alcun tipo di trattamento farmacologico e psicologico.
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