La Fibromialgia va a intaccare ogni aspetto dell’esistenza, comprese le relazioni con le persone più vicine a noi: la sindrome Fibromialgica mette a rischio anche i rapporti di coppia e tutti quei legami che sembravano essere indissolubili.
Chi è affetto da Fibromialgia sa benissimo di cosa parlo: litigi, discussioni furiose, incapacità di comunicare, incomprensioni, parole scagliate per rabbia, pianti, urla, oppure, dal lato opposto, silenzi prolungati, posizioni di netta chiusura, indifferenza, mancanza totale di comunicazione.
In che modo la Fibromialgia condiziona le relazioni personali
La sofferenza non è mai facile da affrontare, né per chi la vive in prima persona, né per chi ne fa esperienza indirettamente. Questo vale, a maggior ragione, quando la malattia da cui si è affetti non dà alcuna evidenza di alterazioni fisiche a livello di esami diagnostici e medici, come è appunto il caso della Fibromialgia, perché purtroppo, nella maggioranza delle situazioni, si va incontro al rischio di non essere creduti o di essere considerati dei malati immaginari.
Ci si trova quindi come schiacciati dentro una forbice dove molto spesso, i medici da un lato e le persone a noi care dall’altro, ci considerano lavativi o svogliati, oppure persone che danno troppo peso ai dolori che percepiscono, dilettandosi ad agire il ruolo di vittime. Peggio ancora, veniamo valutati come affetti da una sorta di depressione alla quale non corrisponde una reale sofferenza del corpo.
Fibromialgia e rapporto di coppia
La famiglia parte dalla coppia. Che sia il coniuge o il partner, la persona che vive accanto a un Fibromialgico spesso adotta la visione sopra descritta, senza rendersi conto che ciò che accade è una dinamica esattamente opposta: sono proprio i sintomi che si scatenano nel corpo di un Fibromialgico, che vanno a intaccare numerosi distretti e organi fisici, a generare uno stato di prostrazione psichica che peggiora con il passare del tempo.
Certamente chi non crede al nostro reale stato di sofferenza, fisica prima di tutto, sarà portato ad avere un atteggiamento nei nostri confronti che risulterà superficiale e poco propenso all’ascolto, andando così a rafforzare in noi quel senso di frustrazione che già la malattia in sé genera e alimenta.
È davvero impresa ardua trovare le parole per far comprendere a chi ci sta accanto cosa stia accadendo al nostro corpo, quali emozioni ci pervadono e quali sono i pensieri che ci assalgono. Sembra persino impossibile che una persona possa arrivare ad avere difficoltà nel compimento dei gesti quotidiani più banali, come può essere quello di portarsi un bicchiere d’acqua alla bocca, senza che il corpo dia evidenza di problemi fisici agli esami diagnostici.
Ovviamente una situazione del genere va a inficiare la routine quotidiana della coppia. Lo stato di invalidante stanchezza cronica, dovuta anche a disturbi del sonno che non consentono un riposo ristoratore, al quale si aggiungono altre problematiche, ad esempio a livello gastrointestinale, rende davvero difficile per un Fibromialgico accettare anche il più semplice e banale invito, come quello di uscire per mangiare un gelato, per prendere un caffè o per una semplice passeggiata di pochi minuti.
La Fibromialgia ostacola anche la sessualità: dolori intimi o disfunzione erettile rendono il rapporto sessuale qualcosa di spiacevole, doloroso o persino impossibile, minando l’intimità della coppia e generando preoccupazioni e frustrazioni che vanno a complicare ulteriormente la relazione.
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La Fibromialgia e le relazioni familiari
Il partner si ritrova quindi a dover fare i conti con una nuova realtà, dove non solo vengono precluse tutte quelle attività che creavano unione e benessere alla coppia, ma cambia drasticamente il ruolo che il nostro compagno assume nel doversi occupare della gestione di tutte quelle incombenze quotidiane cui il Fibromialgico non riesce più a far fronte, compreso l’eventuale accudimento dei figli.
Questa situazione diviene estremamente stressante sia per il Fibromialgico, che si sente inutile e incapace di badare a se stesso e alla propria famiglia, sia per il partner al quale spesso la situazione può sfuggire di mano.
Comprendere davvero chi è Fibromialgico per amarlo come prima: uno sforzo a due
La necessità e l’urgenza di gestire la quotidianità sottrae inevitabilmente tempo e spazio a un dialogo e a un reciproco scambio di sensazioni ed emozioni tra le parti in gioco, con il risultato che ci si trova di fronte a due persone che si allontanano sempre di più con il passare del tempo, perché ormai non più in grado di comprendersi l’un l’altro.
Questo stato di esasperazione porta molto spesso a una frattura del rapporto con il partner che si può rivelare insanabile.
Cosa dire e cosa fare per limitare l’impatto della Fibromialgia sul rapporto di coppia
Cosa poter fare allora? Esistono delle soluzioni per poter evitare un epilogo così tragico della nostra relazione di coppia? Vediamo di analizzarle per punti.
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· Sicuramente un primo passo è quello di voler chiedere aiuto. È davvero importante che ci sia una figura professionale esterna che possa mettere di nuovo in comunicazione i partner, valutando in modo obiettivo la situazione di entrambi, sia come singoli, sia come relazione tra loro.
· Non è certo facile per il Fibromialgico gestire la malattia, insieme alla sintomatologia così importante e trasversale ad essa associata. Altrettanto difficile risulta, per chi ci sta accanto, dover affrontare i tanti cambiamenti che la patologia del proprio partner comporta. Anziché rinfacciarsi reciproche responsabilità occorre saper andare oltre e trovare dei momenti dove poter dialogare con calma e darsi reciproco supporto.
· Altro elemento importante è la capacità di entrambi di voler entrare in empatia con l’altro; questo significa provare a mettersi al posto del partner, mettendo da parte emozioni di rabbia, paura o frustrazione, porsi in reciproco ascolto dei propri bisogni e cercare di trovare insieme la modalità migliore per entrambi per gestire la situazione.
· Eliminare ogni sorta di giudizio! I giudizi sono come barriere che impediscono qualsiasi reciproco scambio, oltre ad essere motivo di una grande perdita di energia che invece potremmo utilizzare per andare incontro all’altro.
· È importante che entrambi i partner possano vedere, nella situazione di sofferenza che stanno attraversando, un’opportunità per rendere la loro relazione ancora più forte e stabile. Occorre mettersi nell’ottica che la Fibromialgia arriva per sollecitare un cambiamento, non solo nel Fibromialgico ma anche nelle persone che gli sono accanto. Accettare questa visione della malattia è già un bel passo avanti.
· L’amore, la dolcezza nel rivolgersi l’un l’altro, il desiderio di venirsi incontro, la comprensione reciproca delle proprie necessità, il rispetto verso l’altro devono essere tutti ingredienti assolutamente presenti da entrambe le parti se si vuole salvare la relazione.
· Non lasciamo mai adito a fraintendimenti o spazio a supposizioni. Questo significa che se, ad esempio, il nostro partner si avvicina per donarci un abbraccio e noi ci allontaniamo, spieghiamogli che il nostro intento non è quello di rifiutarlo ma di proteggerci dal dolore fisico che questo gesto comporta per noi.
Lo stesso atteggiamento di apertura e di massima condivisione dei propri pensieri e atteggiamenti deve essere adottato dall’altra parte. Sembrano consigli banali, ma la comunicazione nella relazione deve farsi sempre più ampia ed esplicita possibile, a fronte delle posizioni di difesa e di chiusura che invece la presenza della Fibromialgia tende a far adottare.
Certo è che tutto dipende da quanta volontà e determinazione entrambi i partner intendono mettere nella loro relazione. La sfida da cogliere in questa situazione è proprio quella di gettare le basi per creare un nuovo rapporto di complicità, fiducia e sostegno reciproco che si fondi su una nuova consapevolezza, data proprio dall’esperienza della malattia.
Per approfondire ulteriormente, ti consiglio di scaricare l’ebook gratuito “Come vincere la Fibromialgia”, nel quale racconto la mia esperienza personale e il mio percorso verso l’asintomaticità, compilando il modulo che trovi qui sotto. Ti potrai così iscrivere alla mia newsletter per ricevere tutti i miei contenuti sulla tua casella di posta.
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