“Non ricordo un giorno della mia vita senza dolori! Ricordo solo come mi sentivo, la fatica che facevo ad alzarmi dal letto al mattino e la difficoltà di dover spiegare al mondo intero cosa stesse accadendo al mio corpo.”
Iniziavo sempre così a raccontare la mia storia.
Il dolore cronico diffuso in ogni distretto del corpo è il sintomo principale che caratterizza la Fibromialgia, al quale si accompagna una conseguente stanchezza, sia fisica che mentale, che crea notevoli difficoltà nella gestione di qualsiasi impegno quotidiano.
Il dolore persistente non è il solo sintomo che caratterizza la sindrome Fibromialgica, ma di solito è il primo a comparire come segnale indicatore di questa patologia.
Inizialmente si tende a non dare peso ai dolori muscolari e articolari che invadono il corpo, dando magari la colpa di questi disturbi e della conseguente stanchezza a un periodo particolarmente stressante che stiamo vivendo.
Quando però la sofferenza nel corpo tende a cronicizzarsi e a divenire sempre più pressante e presente, è inevitabile che la persona incominci a porsi delle domande e a voler indagare l’origine di questi disturbi. Questa situazione diviene ovviamente fonte di forte preoccupazione anche perché, in moltissimi casi, i farmaci da banco, quali antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti sembrano non sortire alcun effetto nel miglioramento del dolore cronico.
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È a questo punto che si comincia quella che non esito a definire una sorta di “via crucis”, dove la persona si sottopone a molteplici visite mediche e innumerevoli esami clinici che non portano a nessuna diagnosi, dato che la Fibromialgia non presenta alcuna alterazione fisica o biologica a livello corporeo.
- Ma cos’è dunque la Fibromialgia?
- Come possiamo riconoscerla?
- Quali sono i sintomi iniziali che possono dare adito a una diagnosi di Fibromialgia?
Cos’è la Fibromialgia?
La Fibromialgia è una sindrome cronica e sistemica, il cui sintomo principale è rappresentato da forti e diffusi dolori all’apparato muscolo-scheletrico. È catalogata come patologia reumatica di natura extra articolare che interessa il tessuto connettivo di tutto il corpo, in particolare quelle strutture che sono costituite da fibre: muscoli, tendini e nervi.
In letteratura i primi casi vennero definiti come fibrosite, fino agli anni ’80, in cui divenne sempre più evidente che si trattava di una patologia a sé stante.
Alla Fibromialgia sono associati astenia, problemi cognitivi, disturbi del sonno, ansia e depressione, oltre al dolore a livello di muscoli, legamenti, tendini e articolazioni.
Non si conoscono tutte le cause che provocano l’insorgenza della sindrome Fibromialgica nonostante le tante ricerche svolte.
Gli esperti si limitano ad attribuire la Fibromialgia a una concomitanza di molteplici fattori, genetici, infettivi, ormonali, inclusi anche traumi fisici e psicologici.
Esiste anche un’altra ipotesi che sembra attribuire questa patologia a una ridotta soglia di sopportazione del dolore, dovuta a un’alterazione della modalità di percezione, a livello del sistema nervoso centrale, degli input somatoestesici. Si tratta comunque di ipotesi che la scienza sta indagando.
Quali sono i sintomi della Fibromialgia?
La sofferenza fisica che colpisce un Fibromialgico non è limitata solo a muscoli e tendini, ma coinvolge tutto l’apparato locomotore, andando a influenzare anche il corretto funzionamento degli organi interni, quali ad esempio l’intestino, e generando ripercussioni anche a livello cognitivo e neurologico.
Vediamo quali sono i sintomi più comuni:
- Dolore muscolare diffuso che può risultare a volte lancinante, altre più profondo e persistente, ma che si presenta per almeno tre mesi continuativi.
- Dolore osseo che si avverte, nella maggioranza dei casi, a livello delle vertebre cervicali, dorsali, lombo-sacrali e del torace.
- Crampi
- Rigidità muscolare, soprattutto al mattino, appena svegli
- Gonfiore articolare
- Fitte intercostali
- Nevralgie
- Parestesie e formicolii
- Disturbi del sonno
- Sindrome delle gambe senza riposo
- Cefalee muscolo-tensive
- Dolore temporo-mandibolare
- Vulvodinia
- Disbiosi intestinale e colon irritabile
- Stanchezza cronica
- Cistite e dolore pelvico
- Brain fog
- Presenza di capogiri o senso di disequilibrio
- Disturbi del sistema nervoso centrale, quali difficoltà di concentrazione nell’eseguire semplici elaborazioni mentali, perdita di memoria, sbalzi nel tono dell’umore
- Secchezza delle mucose.
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Ma come comincia la Fibromialgia?
L’insorgere della malattia, così come il suo decorso, è estremamente soggettivo e varia da individuo a individuo, così come anche il tipo di sintomatologia da cui si è affetti.
Per quanto mi riguarda cominciai ad avvertire i primi sintomi a soli tre anni, quando già lamentavo dolori al collo e alla schiena e forti bruciori alle articolazioni. A dieci anni, a seguito di un trauma, ho iniziato a soffrire di tachicardia e ho iniziato ad avvertire grandi paure dentro di me, con conseguente aumento dei dolori muscolari e articolari.
La situazione andava peggiorando; con il trascorrere del tempo si sono aggiunti altri sintomi, quali annebbiamento mentale, formicolii a braccia e gambe, stanchezza cronica, gonfiore a livello dello stomaco, insonnia, mal di testa invalidanti, secchezza delle mucose.
Facevo un’enorme fatica a reggermi in piedi, la mandibola era talmente dolorante da avere persino difficoltà a mangiare. Proprio a seguito di questo disturbo, un medico decise di intervenire con un intervento maxillo-facciale che non fece altro che peggiorare il dolore e la sofferenza.
Tengo a precisare che la Fibromialgia non si opera! Consiglio quindi di stare lontano da chi vi propone di agire sulla Fibromialgia con interventi chirurgici!
La diagnosi di Fibromialgia arrivò per me all’età di 18 anni. Non mi dilungo in questa sede sul prosieguo della mia storia che comunque potete ascoltare a questo link: https://youtu.be/9xp1t9MFeL0
Quello che mi preme in questo articolo è proprio sottolineare quali siano i sintomi che rappresentano un campanello di allarme per poter individuare il prima possibile la Fibromialgia. Tanto prima ci viene diagnostica, tanto prima potremo intervenire per indagare e risolvere le cause che l’hanno generata.
Che dolori provoca la Fibromialgia?
Abbiamo detto che il dolore è il sintomo principale e caratteristico della Fibromialgia. Anche in questo caso, come accade per la sintomatologia, il dolore che si sperimenta può essere molto diverso da persona a persona e può colpire solo alcuni distretti corporei oppure l’intera struttura muscolare, tendinea e/o ossea.
In ogni caso il dolore, indipendentemente da dove sia localizzato, viene avvertito in modo persistente e continuativo, sia in una situazione di moto o di attività fisica, sia a riposo. L’insonnia infatti è spesso associata alla sindrome Fibromialgica proprio per questo motivo. La sofferenza diventa quindi una costante nella quotidianità del Fibromialgico, con picchi di dolore che diviene acuto o a volte bruciante.
Capite bene come una tale condizione di sofferenza cronica vada a incidere notevolmente sullo stato psico-emozionale del Fibromialgico, con conseguente insorgenza di sindromi depressive.
Come si diagnostica la Fibromialgia?
Come ho accennato all’inizio dell’articolo, gli esami diagnostici in presenza di Fibromialgia non danno evidenza di alcuna alterazione fisica o biologica nel corpo.
La Fibromialgia ha un andamento progressivo, per cui diventa difficile diagnosticarla, soprattutto all’inizio, quando magari ha coinvolto solo una parte del nostro corpo, per cui il Fibromialgico avverte dolore senza capirne i motivi, tamponando la situazione con l’uso di farmaci, senza andare a indagare cosa stia accadendo veramente.
È evidente quindi quanto sia difficile formulare una diagnosi di Fibromialgia a fronte dell’assenza di anomalie rilevabili con esami di diagnostica strumentale o di laboratorio; questo ha portato molto spesso i medici a definire i Fibromialgici come soggetti ansiosi o addirittura a classificarli come “malati immaginari”.
Si procede quindi con tutta una serie di visite ed esami che servono a escludere la presenza di qualsiasi altra malattia, quale ad esempio l’artrite reumatoide, la spondiloartrite, la neuropatia e ogni altra problematica che possa originare sintomi simili a quelli della sindrome Fibromialgica.
Se state quindi cercando un test diagnostico che possa rilevare la sindrome Fibromialgica, sappiate che al momento non esiste.
Fate molta attenzione ai sintomi che avete, da quanto tempo li avvertite e fate tutti gli esami necessari per escludere ogni altra ipotesi diagnostica.
Cosa aspettarsi dopo i sintomi iniziali della Fibromialgia?
Sebbene sia difficile diagnosticare la Fibromialgia e non esista un farmaco atto a debellarla, sappiate che non intervenire per curare la sindrome Fibromialgica ha come logica conseguenza la cronicizzazione e il peggioramento persistente della sintomatologia, con tutte le conseguenze a livello psico-fisico che questo può comportare.
Ma cosa poter fare allora?
Uscire da così tanto dolore è possibile e non sono la sola testimone. Molte pazienti Fibromialgiche che ho seguito in questi anni hanno ora un’ottima qualità di vita o hanno persino raggiunto l’asintomaticità.
So bene come ci si sente quando nessuno ti offre alcuna speranza di guarigione e ti etichetta come “malata cronica”. Aver investito gli ultimi 10 anni della mia vita, attraverso studi e ricerche sperimentati in prima persona, alla scoperta di una soluzione per la Fibromialgia, mi ha portata a realizzare un percorso che ha l’intento di offrirti la chiave per l’asintomaticità, dove, grazie a un team di professionisti e medici diamo la possibilità di comprendere le possibili cause che hanno generato tutti quei sintomi. Si tratta di un metodo rivoluzionario che valuta la persona nella sua totalità e che si prefigge come obiettivo quello di curare le cause e tornare a vivere in salute.
È un percorso che richiede impegno, fiducia e tantissima forza di volontà! Ma chi lo ha sperimentato è finalmente riuscito a lasciarsi alle spalle così tanto dolore. Si tratta di voler iniziare un viaggio di cura, attenzione, amore e scoperta di Sé; è da questo nuovo atteggiamento, da una nuova visione rispetto a sé stessi e alla vita che potrete pian piano uscire dalla morsa dei sintomi e del dolore della Fibromialgia.
Per approfondire ulteriormente, ti consiglio di scaricare l’ebook gratuito “Come vincere la Fibromialgia”, nel quale racconto la mia esperienza personale e il mio percorso verso l’asintomaticità, compilando il modulo che trovi qui sotto. Ti potrai così iscrivere alla mia newsletter per ricevere tutti i miei contenuti sulla tua casella di posta.
Ciao vittoria ,ho bisogno di guarire da questa sindrome dolorosa che mi impedisce di seguire come vorrei mio figlio autistico di dieci anni ..aiutami..ho provato di tutto ,dieta ,fisioterapia miorilassanti..faccio comunque unal vita attiva ,al momento nn prendo nulla e cammino quando posso 30 minuti al giorno alterni straching dolce..ma sono pienal di dolori è dura soprattutto la mattina
Troppi farmaci.non è possibile continuare ad assumere una quantità di roba chimica e rimanere comunque con i sintomi
Credo di avere la fibromialgia non posso più vivere
Vorrei avere informazioni grazie vittoria
Come migliorare nella quotidianità la qualità di vita