La Fibromialgia è una patologia che colpisce prevalentemente donne in età fertile, e quindi accade molto spesso che pazienti Fibromialgiche, ad un certo punto della loro vita, si ritrovino a vivere una sorta di dualità, dove il forte desiderio di una maternità spesso si contrappone alla grande paura di poter affrontare una gravidanza.

L’attesa di un bimbo è indubbiamente un periodo meraviglioso e particolare nella vita di ogni donna ed è assolutamente normale provare paure legate al decorso della gravidanza. Queste paure hanno però una portata enorme per la paziente Fibromialgica, se pensiamo che il dolore cronico che la accompagna quotidianamente risulta di per sé già invalidante e va a minare in maniera rilevante la qualità della vita.

La paura più grande non è solo legata al fatto di essere in grado di portare a termine la gravidanza, ma investe anche tutta quella che sarà la fase successiva alla nascita e che richiederà alla mamma la capacità di potersi occupare a tempo pieno del proprio bimbo; elemento questo non affatto scontato per una donna affetta da Fibromialgia, se consideriamo il fatto che spesso chi soffre di questa patologia non riesce nemmeno a badare a sé stesso.

Sebbene queste paure siano assolutamente comprensibili per chi è affetto da Fibromialgia, il mio consiglio è senza dubbio quello di affrontarle una ad una, per non permettere alla malattia di toglierci la possibilità di vivere un’esperienza così rilevante nella vita di una donna, quale è la maternità.

ragazza incinta fibromialgia

Fibromialgia e fertilità

Molte donne affette da Fibromialgia si chiedono se potranno mai diventare mamme. Gli studi pubblicati che vanno ad indagare la correlazione tra gravidanza e sindrome Fibromialgica sono pochi e comunque condotti su un numero esiguo di pazienti, ma non sembrano dare evidenza del fatto che questa malattia possa influenzare in alcun modo la fertilità.

Le problematiche inerenti alla possibilità di rimanere incinta sembrano quindi riscontrarsi a livello del rapporto sessuale, che può risultare molto doloroso per una donna affetta da Fibromialgia o addirittura impossibile nel caso si soffra anche di vulvodinia.

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Chi soffre di Fibromialgia può dunque avere figli?

Certamente sì!

Il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso, affiancati dal proprio partner, dove poter trovare insieme una soluzione al dolore cronico e diffuso, al quale fa eco un calo del desiderio sessuale, che rappresenta lo scoglio più grande da superare per poter avere più chance per diventare madri.

Fibromialgia e desiderio di gravidanza: come predisporsi?

Nel mio lavoro ho spesso incontrato pazienti Fibromialgiche letteralmente divorate dalla rabbia di non riuscire a rimanere incinte e infuriate con il destino che ha riservato loro una patologia talmente invalidante da poterle potenzialmente privare persino di un’esperienza gioiosa come quella della maternità.

Mi sono sempre rivolta loro con questa domanda: come si può generare vita, odiando la vita stessa per ciò che ha destinato a te?

Scegliere di diventare mamma è un atto intriso di sacralità, che presuppone una profonda venerazione della vita. È quindi un omaggio alla vita stessa che ha origine ancor prima del concepimento.

Occorre quindi preparare il terreno affinché la creatura che metteremo al mondo possa sentirsi accolta e amata con gioia e serenità. Prima ancora di donare amore al nostro bimbo, dovremmo quindi imparare a rivolgerlo soprattutto a noi stesse. Non è pensabile, e tantomeno auspicabile, affrontare una gravidanza con un corpo pervaso dal dolore, intossicato e intriso di rabbia e paure.

mamma fibromialgica

È incredibile il profondissimo legame che si crea tra la madre e il feto, fin dal concepimento. L’influenza che la mamma ha sul feto è determinante per il benessere del bimbo e persino dell’adulto che diverrà. Forti tensioni emotive della madre producono ad esempio alterazioni ormonali in grado di oltrepassare la barriera della placenta, andando a influire sull’equilibrio psicofisico del feto. I pensieri e i sentimenti della mamma hanno il potere di esercitare un effetto benefico o malevolo sul bimbo che ha in grembo, a tal punto da lasciare vere e proprie impronte che andranno a condizionare il suo futuro modo di essere e di agire.

Le emozioni giocano sul feto un ruolo altrettanto fondamentale quanto le attenzioni che rivolgiamo alla salute del nostro corpo, che accoglie in simbiosi la creatura che va crescendo dentro di noi.

Capite bene dunque l’importanza innanzitutto di disintossicare il corpo, cambiando drasticamente regime alimentare, eliminando tutti quegli alimenti che causano infiammazione. Imparare ad occuparsi di sé, ponendo attenzione ai pensieri che formuliamo e alle emozioni che proviamo. Curare le nostre relazioni, conservando e tutelando quelle che ci regalano gioia e benessere e abbandonando, o quanto meno affrontando con maggior distacco, quelle che sono fonte di stress e negatività.

Preparare un buon terreno per la gravidanza significa dunque prepararlo innanzitutto per noi stesse. E questo può accadere solo se siamo disposte non solo a cambiare prospettiva rispetto alla malattia, iniziando un percorso che ci aiuti e supporti nel saper ascoltare le nostre esigenze e incontrare i nostri bisogni.

Fibromialgia in gravidanza: rischi e strategie

Il peggioramento dei dolori e della sintomatologia della Fibromialgia durante la gravidanza è il primo pensiero che invade la mente di una donna affetta da tale patologia nel momento in cui insorge il desiderio di maternità.

fibromialgia in gravidanza e rapporto di coppia

A dispetto di questa convinzione, in realtà alcune pazienti Fibromialgiche riferiscono addirittura uno stato di maggior benessere durante la gravidanza. Ciò probabilmente dipende da due fattori principali:

  • lo stato emotivo con cui viene vissuta l’attesa di un bimbo esercita una grandissima influenza sullo stato di salute del corpo. Vivere la maternità in una condizione di serenità e di gioia per la vita che si porta in grembo può avere un effetto analgesico rispetto ai dolori della Fibromialgia; questo a riprova di quanto le emozioni giochini un ruolo fondamentale per il nostro benessere.
  • la gravidanza comporta notevoli cambiamenti a livello fisico nel corpo della donna, andando ad esempio ad aumentare la produzione di un ormone, la relaxina, che è in grado di migliorare i sintomi muscolari e di avere molteplici effetti positivi sull’attività cardiovascolare.

Nel caso di un miglioramento dei sintomi della Fibromialgia durante il periodo della gravidanza, mi permetto comunque di consigliare di non abbassare la guardia; continuiamo a seguire un’alimentazione equilibrata e corretta, ad evitare il più possibile situazioni stressanti e ad occuparci del nostro benessere e della salute del nostro bimbo.

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È ovviamente opportuno valutare con il proprio ginecologo gli interventi e le misure da adottare nel caso di comorbidità, soprattutto anche in relazione alle eventuali terapie farmacologiche che sono state prescritte prima della condizione di gravidanza.

Parto e post parto con la Fibromialgia

Considerata l’iperalgesia di cui soffrono le donne affette da Fibromialgia si potrebbe valutare con il proprio ginecologo la possibilità di programmare un parto con anestesia per via epidurale, anche se ovviamente si può tranquillamente partorire in modo naturale.

Queste però sono competenze affidate al medico che vi prende in cura e in merito alle quali io non mi posso esprimere.

Quello che invece mi preme consigliare alle donne Fibromialgiche che stanno affrontando una maternità è di utilizzare, fin dall’inizio della gravidanza, il potere delle visualizzazioni creative.

essere una mamma fibromialgica

Di cosa si tratta? Partiamo dal presupposto che la mente subconscia non conosce la differenza tra un’esperienza reale o una che invece ci si limita a immaginare. Questo significa che attraverso la formazione di immagini mentali positive di come vorresti accadesse il tuo parto, puoi dare un messaggio al tuo subconscio.

Non si tratta solo di visualizzare le immagini, ma anche di provare le stesse emozioni che vorresti sentire nell’esatto momento in cui accadrà la situazione che stai visualizzando. Mentre quindi fai scorrere davanti a te le immagini dell’attimo del tuo parto, introduci sensazioni emotive di gratitudine, di meraviglia e di felicità per la creatura che stai mettendo al mondo.

Le donne in gravidanza alle quali ho consigliato questa tecnica mi hanno dato un feedback molto positivo di come le visualizzazioni abbiano dato loro la possibilità di vivere la maternità in modo molto più sereno e piacevole.

Per quanto riguarda il periodo post-parto, raccomando alla paziente Fibromialgica di dirigere ogni energia alla cura di sé e del piccolo. Delegate ad altri tutto il resto. La vostra attenzione deve ricadere solo su quelle azioni che vi permettano di recuperare le forze per voi e per il vostro bimbo, null’altro.

Essere una mamma Fibromialgica

Essere una mamma Fibromialgica significa incontrare più difficoltà rispetto a una donna che non è affetta da Fibromialgia. Ma questo non deve scoraggiare nell’intraprendere l’esperienza della maternità.

Come ho già sottolineato in precedenza, per arrivare a gestire al meglio il proprio bimbo è necessario prepararsi con largo anticipo, ancor prima del concepimento. Adottare una sana e corretta alimentazione, dedicarsi alla cura di sé, imparare a gestire i ritmi di sonno/veglia, aiutandosi con integratori naturali per assicurarsi un riposo ristoratore, disintossicare il corpo, camminare quotidianamente per una buona ossigenazione, sono tutte azioni che vi faranno recuperare energia, vi regaleranno uno stato di rilassamento e vi permetteranno di affrontare la gravidanza e la gestione del piccolo dopo la nascita con un atteggiamento sereno e gioioso.

Quando alcune azioni vi possono apparire impossibili da compiere, non scoraggiatevi e escogitate soluzioni creative per affrontare la difficoltà.

fibromialgia gravidanza e dolore allattamento

Quando il piccolo comincerà a crescere potete spiegargli tranquillamente cosa percepite nel vostro corpo, utilizzando il giusto linguaggio in relazione all’età del bambino. I bimbi hanno la capacità di accogliere le limitazioni della madre con molta naturalezza; la cosa importante è che vi mostriate comunque serene e tranquille con il vostro bambino, nonostante la Fibromialgia limiti la vostra esistenza.

Lo stato emotivo della mamma è fondamentale per il benessere del bambino fin dal concepimento e, a maggior ragione, lo è nella fase della sua crescita. Se la famiglia in cui il piccolo vive è serena, non sarà assolutamente un problema per il bambino accettare la condizione Fibromialgica della mamma.

Se grande è il vostro desiderio di maternità, dunque non scoraggiatevi. Non lasciate che la malattia vi privi della gioia di diventare genitore.

C’è tutto un percorso da affrontare per accogliere l’arrivo di un bimbo, ancor prima che decidiate di concepirlo; ovviamente questo richiede forza di volontà, dedizione e un grande lavoro su di sé. Ma credo che ne valga la pena, per voi stesse innanzitutto e poi per il figlio che tanto desiderate mettere al mondo.

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