👉 Soffri di frequenti tensioni alle parti intime?  Ti capita spesso di provare dolore persistente nella zona vulvare, accompagnato a volte da sensazioni simili a punture di spillo?

👉 Ci sono periodi in cui hai la percezione di avere piccoli lesioni alla vagina e di avvertire gonfiore e bruciore?

👉 Ti risulta insopportabile indossare un paio di jeans o pantaloni troppo attillati?

👉 Hai rinunciato ad avere rapporti sessuali per via del dolore che avverti anche a un semplice contatto nell’area vaginale?

Se hai risposto “si” a più di una di queste domande, probabilmente soffri di Vulvodinia, malattia che molto spesso si presenta insieme alla diagnosi di Fibromialgia.

Si tratta infatti di due patologie frequentemente interconnesse e difficilmente riscontrabili dagli esami clinici che risultano regolari e con esiti negativi.

Quali sono i sintomi principali della vulvodinia?

La Vulvodinia è definita come una sindrome dolorosa cronica, esattamente come la Fibromialgia, che colpisce la zona vulvare in assenza di alterazioni visibili clinicamente e in assenza di patologia neurologica evidente.

I principali sintomi sono:

  • Dolore, fastidio, bruciore nella zona vulvare
  • Sensazione di abrasione o irritazione
  • Ipersensibilizzazione del tessuto vestibolare
  • Ipercontrattilità della muscolatura vulvoperineale
  • Secchezza vaginale
  • Alterazioni del raggiungimento dell’orgasmo
  • Dolori durante il rapporto sessuale
  • Gonfiore della vulva

La Vulvodinia è spesso associata, oltre alla Fibromialgia, ad altre patologie, quali cistiti, infezioni urinarie, endometriosi, sindrome del colon irritabile, candida ricorrente, solo per citare le più frequenti.

La Vulvodinia dal punto di vista medico

La vulvodinia è provocata da uno stato di infiammazione cronica dovuto ad un aumento delle terminazioni nervose libere, associato ad aumento dei mastociti che hanno un ruolo primario nell’instaurare e mantenere reazioni infiammatorie.

Le cause dell’iperattivazione dei mastociti possono essere molteplici:

  • Infezioni da papilloma virus
  • Vaginosi batteriche
  • Alterazioni del PH vaginale
  • Uso di detergenti irritanti
  • Disordini immunitari
  • Neuropatie
  • Eccessiva tensione della muscolatura del pavimento pelvico

Consigli per contrastare la vulvodinia

Ci sono alcuni accorgimenti che si rivelano fondamentali per contrastare la vulvodinia:

  1. 🧼Evitare l’utilizzo di saponi o detergenti intimi aggressivi; meglio utilizzare quindi prodotti a pH delicato.
  2. 🌸 Evitare l’applicazione di deodoranti o profumi o creme depilatorie sulla vulva.

  3. 🩲 Limitare l’uso di salvaslip non traspiranti e assorbenti interni.

  4. ☘️ Indossare biancheria intima di cotone.

  5. 💦 Bere molta acqua.

  6. 🔎 Eseguire accurate analisi per escludere la presenza di sindrome dell’intestino irritabile, intolleranze o sensibilità alimentari, allergie.

  7. ⚖️ Tenere sotto controllo il peso corporeo, dato che il sovrappeso aumenta in maniera determinante l’infiammazione dei tessuti.

  8. 😴 Riposare bene rispettando i ritmi circadiani.

  9. 🍴 Curare l’alimentazione.

Nel caso della Vulvodinia valgono gli stessi consigli alimentari previsti per la Fibromialgia perché occorre ridurre in maniera drastica lo stato infiammatorio nel corpo.

A tal proposito ho scelto di pubblicare un Ebook proprio con l’intento di aiutare le persone a mangiare piatti gustosi ma sani, per contrastare l’infiammazione che interessa sia i nostri tessuti biologici, sia i nostri organi. Clicca qui per acquistare l’Ebook!

 

Vulvodinia e fattori psicologici, sessuali e relazionali: educazione e abusi 

Di fronte a una diagnosi di vulvodinia non possiamo esentarci dal prendere in considerazione l’aspetto psicologico e relazionale della persona che soffre di questa patologia. 

A tal proposito c’è un aspetto molto delicato che mi preme trattare e che, molto spesso, è correlato a questa patologia, tanto quanto può essere collegato alla Fibromialgia.

Mi riferisco agli abusi sessuali, in particolari quelli subiti in età infantile, i cui traumi possono causare sofferenza fisica e psicologica anche a distanza di molti anni, generando vere e proprie patologie in età adulta.

Accade spesso che chi abbia subito violenza sessuale da bambino rimuova completamente ogni ricordo in merito agli abusi ricevuti. Ma se la nostra mente può cancellare situazioni così traumatiche con l’intento di proteggerci, di certo il corpo ne trattiene memoria, mostrandoci “il conto” di ciò che abbiamo rimosso attraverso l’insorgere di patologie, quali la vulvodinia o la fibromialgia, che molto possono raccontarci della nostra storia passata.

Non è un caso che, rapportandomi nel mio lavoro con molte donne affette da Vulvodinia, abbia riscontrato la presenza di atteggiamenti dettati dal senso di colpa o dalla vergogna, due sentimenti peculiari a cui vanno incontro minori vittime di maltrattamenti e abusi.

Colpa e vergogna scaturiscono anche in presenza di un’educazione molto rigida impartita da genitori nei riguardi del sesso.

Anche una cattiva informazione sulla fisiologia dell’apparato sessuale, una visione poco serena del sesso ereditata dalle figure di accudimento o un’educazione religiosa che mostra il piacere sessuale come qualcosa di peccaminoso, possono scatenare veri e propri sensi di colpa nel provare piacere, inibendo il desiderio. 

Tutti questi atteggiamenti nella maggior parte dei casi vengono percepiti come “normali”, sono parte integrante delle nostre convinzioni e delle nostre credenze; per questo, molto spesso, in presenza di vulvodinia, vaginismo, dispareunia, fibromialgia non riusciamo ad associare l’insorgere di queste patologie a ciò che abbiamo vissuto, magari da bambini, all’educazione che abbiamo ricevuto, alle credenze che abbiamo assunto come verità assolute, seppur limitanti e dolorose.

Eppure questi elementi spesso si dimostrano essere le vere cause scatenanti della Vulvodinia o della Fibromialgia.

Opzioni terapeutiche

La fisiopatologia della Vulvodinia è ancora incerta e, esattamente come accade per la Fibromialgia, i fattori che la generano sono molteplici.

Non esiste quindi un vero e proprio protocollo standard di cura e sicuramente occorre intervenire su più fronti.

Prima di tutto è necessario rivolgersi a un ginecologo, l’esperto di riferimento per questa problematica, che saprà prescrivervi gli esami necessari per escludere la presenza di altre patologie.

Anche esercizi di riabilitazione della muscolatura del pavimento pelvico e l’agopuntura possono essere validi aiuti nel contrastare la patologia.

Ribadisco comunque l’importanza di assumere un corretto stile di vita per ridurre lo stato di infiammazione del corpo, sotto vari fronti.

Ciò premesso, ritengo indispensabile affidarsi anche a un professionista che sia in grado di indagare gli aspetti emotivi, psicologici, sessuali e relazionali che non possiamo assolutamente sottovalutare in presenza di una patologia cronica.

Andare a scandagliare il proprio vissuto vuol dire avere la possibilità di trovare le cause che hanno generato i sintomi, per poi iniziare un lavoro per risolvere la problematica alla radice.

Intraprendere questo tipo di percorso, anche se a volte doloroso, si rivela spesso risolutivo per la Vulvodinia.

Ne è un esempio Elena che, dopo aver frequentato il percorso “La Fibromialgia, secondo me” di Vittoria Diamanti è asintomatica da Fibromialgia e Vulvodinia grazie ad un approccio a 360° che per lei è stato risolutivo dopo molti anni di dolori e grande sofferenza.

Puoi ascoltare la sua storia cliccando qui o sulla foto qui sotto: https://youtu.be/jVtFu9rcqyA

💌 Se vuoi metterti in contatto con Vittoria Diamanti, ideatrice del percorso “La Fibromialgia, secondo me” scrivile un’email a: info@vittoriadiamanti.it

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